Sequestrata, in un cantiere navale a Fiumicino, un’area golenale di 15000 mq dove sono state riscontrate violazioni sia in materia ambientale sia alla sicurezza sul lavoro. Vi erano strutture adibite a dormitorio per i dipendenti in locali annesso a quelli per il deposito dei materiali di cantiere, a laboratori di tappezzeria nautica, falegnameria ed un’area destinata a discarica a cielo aperto.

L’operazione e’ stata portata a termine dal personale della Capitaneria di Porto di Roma coordinati dalla Direzione Marittima del Lazio, che ha visto impegnati personale della Polizia di Stato del Commissariato di Fiumicino, Ispettori del Lavoro della ASL RM/D, una squadra dei Vigili del Fuoco del nucleo NBCR (Nucleare – Biologico – Chimico e Radiologico), e personale tecnico dell’ ARPA – Lazio. Oltre al deposito incontrollato e abusivo di materiale plastico, scarti di vetroresina, gommapiuma e materiale tessile di vario genere, scarti di lavorazione di falegnameria e ferramenta, fusti di vernici, bombole del gas e materiale edile vario, sono stati rinvenuti bidoni opportunamente occultati nel terreno contenenti sostanze che inizialmente non sono state tipizzate a causa della difficolta’ a poterli dissotterrare. Per questi bidoni posti nel terreno a ridosso dell’argine, per verificare l’eventuale presenza di altri bidoni sul fondo del fiume, sono entrati in azione i sommozzatori dei Vigili del Fuoco si sono immersi nelle acque adiacenti; con il supporto di un ROV (Remote Operated Vehicles – veicolo a comando remoto) hanno eseguito una perlustrazione che ha fortunatamente dato esito negativo come anche il materiale rinvenuto nei bidoni ritrovati in quanto utilizzati solo come un ingegnoso sistema di fossa biologica artigianale con discarica nell’adiacente fiume Tevere. Tutta l’area ed il materiale sono sotto sequestro giudiziario: il responsabile e’ stato deferito per abbandono e deposito incontrollato di rifiuti, in violazione della normativa vigente in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati, e per gravi violazioni della normativa vigente circa la sicurezza negli ambienti di lavoro.

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