NAPOLI – Anche Napoli sarà protagonista da domani della 16esima ‘Festa Europea della Musica’, la manifestazione ideata da Jack Lang, ai tempi ministro della cultura francese, e lo scorso anno rilanciata dall’amministrazione comunale dopo un lustro di assenza.

La musica invaderà con oltre venti concerti ed iniziative culturali tutti gratuiti, il centro storico della città, ma anche luoghi insoliti come la Funicolare centrale e le periferie coinvolgendo gruppi e bande, il Conservatorio di San Pietro a Maiella e le associazioni come la ‘Domenico Scarlatti’, spaziando dalla classica al rock, dalla samba al pop, dal folk allo swing. “La festa europea della musica – spiega l’assessore alla Cultura del Comune, Nino Daniele che ha presentato la manifestazione insieme alle colleghe Alessandra Clemente (Giovani) e Roberta Gaeta (Welfare) con le quali ha lavorato in sinergia – si presenta con un programma di ampio respiro, fortemente intrecciato con i luoghi storici di Napoli.

La musica parla ai giovani nel modo più efficace il linguaggio dell’Europa, oltretutto in un periodo difficile, quando per tante ragioni in molti potrebbe montare un euroscettismo che dobbiamo combattere”. La chiesa di San Giovanni Maggiore, Piazza Bellini, palazzo Grenoble, piazza del Gesù Nuovo, il teatrino di Corte e l’arenile di Bagnoli sono solo alcuni dei luoghi che ospiterano la ‘Festa’ napoletana, gemellata con Parigi, che parte stasera con una ‘anteprima’ a Via Bellini e si svilupperà fino al 24 giugno anche a Casavatore, Caposele e Ischia. Il Teatro San Carlo ha aderito con un evento, a pagamento, ma dalla forte valenza sociale: alla prova generale di ‘West side story’ domani 21 giugno saranno invitati alcuni ‘senza dimora’ napoletani: l’incasso (15 euro il biglietto) sarà devoluto alla Caritas cittadina.

 

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