GRICIGNANO – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del Movimento 5 Stelle sulla questione rifiuti. “Pochi giorni ormai, e il passaggio di consegne che dal prossimo primo luglio affiderà la gestione dei rifiuti quasi esclusivamente alle competenze comunali sarà completo. Con buona pace dei molti Comuni afferenti all’ex Consorzio Unico di Bacino, tra cui Gricignano, che non aspettava altro per organizzarsi in maniera autonoma e scrollarsi di dosso i continui disservizi che, specie negli ultimi anni, la gestione consorziale dello smaltimento ha comportato sia in termini di continui aumenti della TARSU, ma soprattutto in relazione all’annosa questione degli stipendi non pagati agli operatori addetti alla raccolta rifiuti.
A più riprese infatti, dai palchi dell’ultima campagna elettorale a Gricignano è stata gridata la necessità di uscire dal CUB per gestire il servizio in proprio e meglio, possibilmente.
E di fatti con l’ingresso della ditta SENESI nel servizio di raccolta, la situazione sembra migliorata, con le strade cittadine ormai servite da una raccolta piuttosto regolare, e la vertenza degli stipendi non pagati che sembra essere un lontano ricordo.
Risultati che da questo punto vista premiano l’amministrazione in carica per l’impegno profuso su questo versante, ma che difficilmente riusciranno a giustificare il disappunto dei contribuenti che nei prossimi mesi potrebbero vedersi recapitare una bolletta dei rifiuti decisamente più alta rispetto al passato.
È di qualche settimana fa infatti la notizia che la Gisec, società provinciale che gestisce gli impianti di smaltimento, ha disposto l’aumento di 35 euro a tonnellata per lo smaltimento del rifiuto indifferenziato, che è poi quello che finisce in discarica e su cui già fino ad oggi si pagava una TARSU altissima.
Incremento che, secondo le stime, sommato a quello indotto dall’introduzione stessa della TARES al posto delle TARSU(+0,30 euro per metro quadrato), potrebbe far lievitare la bolletta di circa 100 euro. Come spiegarlo ai cittadini?
Sappiamo che nei giorni scorsi c’è stato un incontro tra i sindaci del territorio per ragionare proprio su tale prospettiva, ma alla luce di queste considerazioni, e memori delle affermazioni fatte in campagna elettorale durante la quale si additava (non a torto) il CUB come principale responsabile della “crisi” rifiuti, e si ravvisava l’urgenza di organizzarsi in proprio per migliorare il servizio, ci sembra lecito rivolgere qualche domanda all’amministrazione.
Non era il caso di impegnarsi seriamente per far partire quanto prima l’isola ecologica nei modi e nei tempi annunciati ( 1° gennaio 2013 secondo il delegato all’ambiente, ing. Antonio Lucariello), evitando così potenziali situazioni di abbandono incontrollato di rifiuti che incidono direttamente sulle percentuali di rifiuto indifferenziato e di conseguenza sulla bolletta?
Non era il caso, nel buon nome di quella trasparenza sbandierata dai palchi, di svolgere azioni di informazione e sensibilizzazione verso la cittadinanza attraverso campagne del tipo “Rifiuti zero”, a cui molti comuni limitrofi stanno aderendo, per cercare proprio di bilanciare gli incrementi di costi con una maggiore spinta alla raccolta differenziata e conseguentemente alla riduzione dell’indifferenziato?
Come mai, la ditta Ecotransider, che secondo il sindaco andava chiusa in quanto responsabile di quel problema puzza, sul quale avevano dato battaglia le associazioni locali, oggi si ritrova addirittura affidato il servizio di smaltimento dei rifiuti ingombranti?”