Sulle Province “dobbiamo rimettere ordine e dobbiamo evitare di assumere decisioni a scopo propagandistico”. Intervistato dal Mattino, il ministro delle Riforme Gaetano Quagliariello propone “aggregazioni di Comuni che insistono sul rispettivo capoluogo e che possono condividere funzioni e creare sinergie”.


“E’ assurdo pensare che il sindaco di Torino debba occuparsi degli skilift di Salice D’Ulzio o che Molfetta debba fare capo a Bari. E’ assurdo pensare di mettere insieme l’Irpinia con il Sannio o Pisa con Livorno. Anche la storia ha i suoi diritti”, dice Quagliariello, secondo cui “c’é bisogno di una legge, a geometria variabile, che fissi criteri e funzioni ma tenga anche conto di criteri geografici e storici”. “Nel modificare la Costituzione – prosegue il ministro – va sancito il principio che non possono esserci cinque differenti livelli di governo. Va inoltre precisato cosa sono le città metropolitane e vanno previsti criteri di flessibilità, altrimenti non si eviteranno pasticci”.

 

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