Il Quirinale respinge con durezza l’ipotesi – riportata oggi sul quotidiano ‘Libero’ – di un provvedimento di grazia a Silvio Berlusconi. “Queste speculazioni su provvedimenti di competenza del capo dello Stato in un futuro indeterminato – spiegano ambienti del Quirinale – sono un segno di analfabetismo e sguaiatezza istituzionale. danno il senso di una assoluta irresponsabilità politica che può soltanto avvelenare il clima della vita pubblica”.

Da due giorni il quotidiano parla della possibilità che il presidente, Giorgio Napolitano, possa concedere la grazia a Silvio Berlusconi in caso di condanna in terzo grado. Oggi il quotidiano titola in prima: “Grazia a Silvio, ci sta anche Letta”. Nell’articolo si scrive che la proposta sarebbe venuta direttamente dal capo dello Stato che ne avrebbe parlato con il premier Enrico Letta il quale avrebbe risposto “con un silenzio-assenso”. Il giorno prima Libero titolava sempre in prima: “Giorgio facci la grazia”. Aggiungendo nell’occhiello: “solo Napolitano può salvare la democrazia con un’iniziativa straordinaria ad personam”. Della possibilità di un provvedimento del genere, secondo ricostruzioni giornalistiche, si era anche parlato mercoledì sera nel corso di un vertice convocato da Berlusconi a palazzo Grazioli subito dopo la decisione della Cassazione di anticipare al 30 luglio la sentenza sul cosiddetto processo Mediaset.

 

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