Sette provvedimenti restrittivi emessi dal gip di Reggio Calabria sono stati eseguiti questa mattina dalla Polizia di Stato nei confronti di altrettante persone accusate di appartenere alla cosca di ‘ndrangheta degli Alvaro, operante nella Piana di Gioia Tauro, e in particolare a Sinopoli, Sant’Eufemia d’Aspromonte, Cosoleto, Delianuova.
I reati contestati sono a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso e intestazione fittizia di beni. L’operazione, denominata “Xenopolis”, e’ stata eseguita dal personale della Squadra Mobile di Reggio Calabria, diretta dal primo dirigente Gennaro Semeraro, e del Servizio Centrale Operativo di Roma e coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. Le indagini hanno svelato l’esistenza di un monopolio nella gestione degli appalti pubblici attraverso amministratori locali e imprenditori compiacenti, nonche’ una serie di interessi illeciti e di infiltrazioni da parte di esponenti di vertice della cosca in vari settori produttivi dell’economia legale.