Letta ottiene fiducia dal Senato. Il Senato conferma la fiducia al governo Letta con 235 sì e 70 no. Nelle file del Pdl ha votato no alla fiducia Vincenzo D’Anna. Non hanno, invece, risposto alla chiama alcuni “falchi”: tra questi Sandro Bondi, Augusto Minzolini, Rocco Crimi, Manuela Repetti, Alessandra Mussolini e Francesco Nitto Palma.

Silvio Berlusconi si arrende ai numeri e alla fine è costretto in extremis e ‘obtorto collo’ a votare la fiducia al governo Letta che incassa quasi il pieno di voti, se se si escludono gli assenti e qualche senatore che ha annunciato il suo no. Nel Pdl non c’è solo una fronda, ma una spaccatura profonda che lo avrebbe portato a certificare una sconfitta politica fino a qualche giorno fa inimmaginabile. E che potrebbe decretare il definitivo passaggio del testimone nel centrodestra a favore di Angelino Alfano. Tutto avviene a palazzo Madama, nelle concitate ore che precedono il voto e in una girandola di colpi di scena e sterzate improvvise del Cavaliere. Per la verità, che qualcosa sia cambiato lo si capisce quando, all’arrivo a palazzo Madama, l’ex premier mette le mani avanti: “Fiducia? Vediamo, ascoltiamo Letta”.

 

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