Serve un “Governo in grado di affrontare tre emergenze” che erano alla base dell’esecutivo nato ad aprile e che “sono ancora qui”. Lo ha detto il premier Enrico Letta iniziando il suo discorso sulla fiducia alla Camera. ”Possiamo anticipare il cronoprogramma sulle riforme, celebrando il referendum in 12 mesi”, ha detto il premier alla Camera, spiegando che ”avendo proposto un impianto di riforma costituzionale equilibrato, funzionante e che non deve far paura a nessuno perchè non stravolge i principi costituzionali”. ”Siamo ancora dentro la crisi, pesantemente e i dati sulla disoccupazione giovanile sono lì a ricordarcelo”, ha spiegato il premier. Nella legge di stabilità “il cuore di tutto sarà la riduzione delle tasse sul lavoro” e del “cuneo fiscale” ed in particolare “la riduzione delle tasse per dare finalmente sollievo ai lavoratori” per rendere più pesante la busta paga.
”L’Italia non ha bisogno di un governo qualunque, ma di un governo nel pieno delle sue funzioni con una chiara maggioranza che lo sostiene”, ha detto il premier Enrico Letta parlando alla Camera. “Tante volte ho detto che non avrei governato a tutti i costi, ma lo dico e lo penso veramente, perché so la complessità degli impegni che abbiamo davanti” e “quindi sapevo che non c’era altra possibilità di chiedere un chiarimento senza se e senza”. Dopo una settimana in cui ”alcuni dentro la maggioranza hanno detto esplicitamente che preferivano il voto anticipato a fine novembre” che sarebbe stato ”un errore”, ”ora siamo qui per riprendere il filo più forti e coesi”. ”L’Italia ha bisogno che non ci siano più ricatti, tipo ‘o si fa questo o cade il governo’, anche perché si è dimostrato che il governo non cade”.
“Se non siamo in grado di dare risposte a italiani non ci sono margini e sono io il primo a tirarmi indietro”. Oggi c’e’ stato il “risultato come lo intendo io, che ci sarebbe stato comunque, per essere chiari fino in fondo, ed è un risultato rispetto al quale ho intenzione di lavorare mantenendo il punto fermo del fatto che non esiste un collegamento tra l’attività di governo e la giustizia”, ha detto il premier Letta tra gli applausi alla Camera. “Oggi è un giorno storico: abbiamo condizioni in più di chiarezza che ci consentono di guardare lontano”.
Così Letta ha chiuso il suo discorso alla Camera. “Si lavorerà con una maggioranza politica coesa: se questa maggioranza è diversa dalla maggioranza che mi dà fiducia, lavorerò lo stesso con la maggioranza politica. E’ essenziale che ci sia chiarezza”. “Se ognuno alza la sua bandiera la legge rimane ferma e non si cambiera’ mai”, ha detto Letta parlando della legge elettorale nella replica suo intervento sulla fiducia alla Camera. ‘Spero veramente in un cambio di passo e io lo interpreto così, un cambio di passo vero e reale”, ha detto Letta riferendosi ai nuovi assetti che si stanno determinando nella sua maggioranza. ”Il governo è iperdeterminato a fare la sua parte e a dimostrare la stessa coesione di questi cinque mesi”. Letta ha sottolineato che ”questa volta la fiducia degli italiani è veramente ben riposta”.