NAPOLI – “Rispetto alle manovre degli anni scorsi è evidente che ci troviamo di fronte ad una legge di stabilità molto leggera. Anche perché, diciamo la verità, è andata un po’ in cavalleria la questione dell’Iva. L’iva, di fatto, è aumentata e quindi questa manovra ha dovuto non  compensare  alcuni miliardi diversamente recuperati.” Lo ha detto Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, questa mattina ospite a Coffee Break su La7.


“E’ dunque evidente che si è potuta fare un’azione di alleggerimento complessivo. Qualcosa in più in busta paga, sulle imprese per quanto riguarda i benefici sia da parte del cuneo fiscale sia sull’IRAP. Chiaramente poche cose. Sono però moderatamente soddisfatto e trovo coerente l’analisi del vice premier Alfano, si passa dagli antibiotici alle prime vitamine.

 

“Le Regioni hanno evitato il taglio alla sanità ed è il nostro merito, ma grazie al governo ed al Ministro. Adesso bisogna leggere bene la documentazione e capire cosa cambia per le politiche sociali e le fasce deboli. Non vorremmo ci fossero lì delle riduzioni perché non possiamo, nei momenti di crisi, lasciare solo chi ha piu bisogno.

Io – ha aggiunto Caldoro – ho una certa diffidenza a dare tanta importanza salvifica alla legge di stabilità perché i numeri non sono rilevanti. Tutto questo non ha gran peso nell’economia dell’Italia. Al Paese, al Mezzogiorno, ai cittadini servono le riforme e soprattutto serve cambiare l’atteggiamento a Bruxelles. L’Europa non può essere matrigna ed il Governo deve pretendere un’azione sulla crescita molto più incisiva. Gli Enti locali, che hanno fatto i compiti a casa e controllato la spesa, su questo possono fare solo un’azione di stimolo e sostegno.”

 

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