“Due sono le cose: o la Procura di Catanzaro ce l’ha in modo particolare con la Basilicata, o in Basilicata esiste davvero un potente comitato d’affari che negli ultimi anni ha condizionato le attività giudiziarie ma anche la vita sociale e politica di questa regione”.

Lo afferma in una nota Don Marcello Cozzi dell’ufficio di presidenza di Libera circa l’inchiesta Toghe Lucane Bis. “Speriamo solo che i magistrati calabresi – aggiunge – sappiano resistere all’inevitabile macchina da guerra che si metterà in moto per affondare e delegittimare come successo con De Magistris e come indubbiamente farà con gli uomini della Squadra Mobile di Potenza e con la sua Dirigente Barbara Strappato che indagando in questa inchiesta come in altre recenti rappresentano per la Basilicata onesta e che vuole la verità un vero e proprio baluardo di libertà. Ora auspichiamo che vengano riaperte alcune pagine di Toghe lucane 1 chiuse troppo in fretta, e che si capisca chi si mosse perché ciò accadesse. In entrambe le inchieste nomi e personaggi sono sempre gli stessi e chiediamo alla Procura di Catanzaro, magari insieme a quella di Salerno, di fare tutto il necessario per accertare se questo Comitato d’affari ha un legame con l’omicidio di Elisa Claps, se quell’omicidio a sua volta avesse un legame con il duplice omicidio Gianfredi e quale fu il ruolo dei servizi segreti e della criminalità organizzata in entrambi gli avvenimenti”. “Siamo convinti – conclude Don Cozzi – che un giorno arriveremo ad accertare la verità e giustizia in terra di Basilicata e finalmente affiancare nomi e volti a quanto già da anni andiamo denunciando”.

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