Dopo il grande successo registrato dal giorno dell’inaugurazione, la mostra intitolata “I presepi da Guinness” è stata prolungata fino al 31gennaio. Nel pieno centro storico di Napoli, Largo Corpo di Napoli, presso i suggestivi locali del Museum-shop, sarà possibile ammirare fino a tutto il mese di gennaio i trentatré minuscoli presepi del maestro don Antonio Esposito, tanto piccoli da non poter essere visti a occhio nudo. L’allestimento, curato dall’Associazione Culturale “Teatro di Kostja Treplev”, rappresenta un vero e proprio viaggio nel mistero natalizio. La natività, incastonata in pietre, gusci, semi è il tema principale della mostra ma, grazie al particolare allestimento dell’associazione, la mostra si trasforma in un vero e proprio viaggio simbolico.
“L’idea di esporre le opere – dichiara Manuela Mirabile, ideatrice dell’evento e membro dell’associazione – nasce dalla voglia di condividere questo patrimonio artistico che altrimenti andrebbe perduto. È per questo che la risposta molto positiva del pubblico alla vista di queste opere d’arte, fa ben sperare riguardo la progettualità di raccogliere tutte le opere di don Antonio Esposito in un museo visitabile tutto l’anno e non solo durante il periodo natalizio.”
L’associazione, che ha sede nella vicina via S. Giovanni Maggiore Pignatelli, è composta da attori provenienti da diverse parti d’Italia e d’Europa. “L’Assessorato ai Giovani – dichiara Alberto Corona – ha accolto con grande entusiasmo la richiesta di patrocinio per quest’evento. Il Natale è un periodo importante per la nostra città e questi eventi sono come acqua limpida che va ad irrigare l’immenso campo dell’arte e della cultura territoriale. Il centro storico di Napoli – continua l’esponente dell’Assessorato guidato da Alessandra Clemente – dovrebbe essere, soprattutto in questi mesi, il centro del mondo per l’atmosfera magica che questi vicoli e questi locali riescono a trasmettere. Spero davvero che l’affluenza alla mostra sia altissima perché merita di essere guardata da tutti, napoletani e turisti”.
Uno dei primissimi fan della mostra è stato Giovanni Parisi, profondo cultore della tradizione napoletana e da sempre in prima linea per lo sviluppo turistico-culturale del centro storico di Napoli. “Ho avuto modo di visitare la mostra – dichiara Giovanni Parisi – e ne sono rimasto incantato. Quello che mi ha colpito maggiormente non è solo la bellezza artistica delle composizioni ma l’intero allestimento, quasi un percorso che si conclude con l’esposizione del pezzo più pregiato, il presepe più piccolo mai realizzato. Per poterlo osservare per bene, nel bel mezzo di una grotta in sughero adagiata a terra, è necessario inginocchiarsi. Insomma ci si ritrova, quasi senza rendersene conto, ad osservare incantanti attraverso una lente di ingrandimento la rappresentazione più piccola al mondo del mistero più grande dell’universo. Ed è, vi assicuro, un’emozione imperdibile”.
La mostra resterà a Napoli sino al 31 gennaio. Con la volontà di salvare dall’oblio queste opere di rara bellezza, l’ingresso della mostra è libero e all’uscita si possono effettuare offerte volontarie per contribuire alla creazione delle condizioni necessarie affinché le stesse possano essere esposte in una permanente.