La conclusione unitaria del congresso del Partito Democratico di Sessa Aurunca è un risultato positivo per tutti. La saggezza dell’Avv. Stellato in veste di Garante e la condivisa esigenza, anche dall’ambito provinciale, di individuare soluzioni vere ed equilibrate ha favorito un esito non scontato alla vigilia. E tuttavia il lavoro del PD aurunco – quale parte organica della più grande e centrale forza politica nazionale – è solo all’inizio avendo appena posto le basi per rinsaldarsi e contribuire a quella riscossa civica di cui la Città e il territorio hanno urgente bisogno.

 

In politica – a Sessa in particolare – oggi più che mai è necessario riflettere, discutere,  approfondire, non improvvisare, né lasciarsi travolgere da quella incolta superficialità che sta svilendo la vita pubblica e le istituzioni. Ci vuole più politica appunto – nel senso nobile del termine – e il PD di Sessa ha fatto uno sforzo in questa direzione, consapevole della crisi della classe dirigente aurunca. E sia chiaro, per quanto Tommasino ci metta del suo, i problemi non si esauriscono nell’Amministrazione Comunale, dove pure i gregari recitano da campioni. La crisi di questo territorio è più ampia, figlia di diverse ragioni, non tutte politiche, non tutte istituzionali. E’ una crisi che ha bisogno di risposte culturali, sociali ed economiche. Nasconderlo servirebbe solo a negarne la gravità e a fornire nuova linfa a chi in questo deserto invece vive e prospera.

 

Non è più rinviabile un ruolo di maggiore protagonismo, in chiave propositiva e non antipolitica o antistituzionale, della società civile, delle professioni e del cosiddetto ceto medio; la politica locale, nel suo complesso, non può ridursi ad una “occupazione a tempo determinato” delle cariche istituzionali. Siamo ad un bivio, ci vuole un nuovo inizio, non solo dichiarato, ma lanciato oltre le resistenze di una partecipazione più ampia e una rappresentanza più qualificata.

Si impone un dovere di miglioramento della qualità intellettuale e della preparazione di coloro che sono chiamati a svolgere ruoli dirigenti, dicendo chiaro che questo non costituisce un giudizio pretenzioso o snobistico: i Partiti – PD compreso – e in molti casi anche associazioni e altre organizzazioni hanno allentato quella tensione che tradizionalmente misurava e valutava le capacità, la maturità, la preparazione e l’autorevolezza di chi era chiamato a gestire “interessi e beni comuni”.

Il Partito Democratico di Sessa Aurunca lavorerà a questa ripartenza con grande apertura, cercando legami con il territorio e la società aurunca, senza esclusioni, ma anche senza invenzioni.

Il PD aprirà la sue porte con la consapevolezza di chi – a Sessa come nella storia politica nazionale – è figlio delle grandi tradizioni ispirate al cattolicesimo democratico e al riformismo solidale. Le porte tuttavia resteranno chiuse per chi intrallazzando e vivendo direttamente o indirettamente di politica, pur di sbarcare il lunario, in questi anni ha inquinato coalizioni, indebolito Sindaci, destabilizzato Amministrazioni, diffuso germi di discordia mentre ancora oggi dilapida a pioggia denaro pubblico. Il PD lancia a tutte le forze politiche e all’intera società aurunca un patto di tacita intesa, definitivo e permanente, per l’isolamento di questi noti speculatori, divisivi e sleali verso la comunità e il territorio.

Sicuramente più degli avventurieri, i Partiti veri, con tutti i loro difetti – a sinistra a destra come al Centro – sono e restano storie umane e strumenti di partecipazione alla vita democratica, con il compito e il dovere di correggere e ripensare loro stessi e gli altri di fronte al divenire della storia e allo scorrere del tempo.

Il modo migliore per rafforzare il PD sessano sarà quello di farlo funzionare e metterlo nelle condizioni di svolgere la sua funzione naturale di casa comune di chi vive la politica come passione civile e concreto contributo alla vita pubblica. Dal PD di Sessa, alla comunità e al territorio aurunco, ma anche al suo interno, con riguardo al PD provinciale, verrà un contributo unitario, paziente, riflessivo, coraggioso e sereno. Per dirla con Eugenio Scalfari “in politica, come in tutte le cose della vita, ci vuole il cuore, la fantasia e il coraggio, ma anche il cervello e la ragione”.

 

 

p. PD Sessa Aurunca – Il Segretario

Avv. Silvio Sasso

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