Contro lo stop delle esportazioni di insaccati di carni suine Coldiretti Sardegna minaccia il blocco dei porti sardi e delle importazione di analoghi prodotti dall’estero. L’organizzazione di categoria chiede corridoio sanitario per le aziende suinicole sarde (allevamenti, macelli, laboratori e salumifici) HBLH (aziende accreditate dal sistema nazionale e regionale con alti livelli di Biosicurezza) e accreditate in condizioni di Biosicurezza.

“Non possiamo impedire ad allevatori, macellatori e trasformatori che operano in condizioni di assoluta Biosicurezza di poter esportare le proprie carni perdendo mercati che faticosamente sono stati conquistati”. Lo afferma il presidente di Coldiretti Sardegna, Marco Scalas, dopo lo stop all’esportazione di insaccati di carni suine dalla Sardegna imposto dall’Ue e comunicato ieri dal ministro della Salute Ferruccio Fazio. “Con il blocco delle esportazioni muore la suinicoltura sarda”, spiega il direttore regionale di Coldiretti, Luca Saba, “mentre altri Stati possono liberamente movimentare capi anche non vaccinati, giusto per citare l’accordo Spagna Italia per l’importazione degli ovini e il caso dell’introduzione in Sardegna di malattie con l’importazione di animali vivi (brucellosi). Siamo stanchi di subire sempre le regole piu’ restrittive mentre gli altri Stati fanno quello che vogliono”.

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