L’ente regionale per il diritto allo studio campano Adisu nel 2012 ha stanziato solo una parte dei fondi versati dagli studenti tramite la tassa regionale per il diritto allo studio e vincolati per legge al pagamento delle borse di studio a fronte di un aumento della tassa pari al 125% (da 62 euro si è passati a 140 euro): più del 50% (78 euro a studente) della tassa per il diritto allo studio è stata trattenuto dalla Regione Campania per coprire i vari buchi di bilancio. Lo denuncia l’Unione degli universitari preannunciando ricorsi alla Corte dei Conti e alla Procura.
“E’ vergognoso – dichiara Lorenzo Fattori Coordinatore provinciale dell’Udu Napoli – che, dopo il caso Piemonte, anche la Campania abbia sottratto indebitamente i soldi agli studenti per coprire i buchi del bilancio regionale. E’ stato sufficiente verificare le graduatorie per le borse di studio dell’anno 2012-2013 per accertare che solo 62 euro, nonostante 140 euro fossero quelli versati dagli studenti, sono stati utilizzati effettivamente per le borse di studio. E i fondi restanti? Al Ministero sono stati dichiarati solo 10.341.036 euro finalizzati all’erogazione delle borse a fronte di un introito totale che doveva essere pari a 23.946.300 euro (somma ottenuta moltiplicando il numero degli iscritti delle università campane per l’importo della tassa regionale): esattamente 13.605.264 euro rubati agli studenti. Tutto ciò in una regione che detiene il record tutt’altro che positivo per la copertura delle borse di studio: solo il 27% degli studenti campani idonei riceve attualmente la borsa che gli spetterebbe di diritto”. Per Gianluca Scuccimarra Coordinatore nazionale dell’Udu “non è possibile che un Paese democratico che dovrebbe, in base al dettato costituzionale, garantire il diritto allo studio e l’accesso ai gradi più alti dell’istruzione a prescindere dalle condizioni socio economiche di partenza, le Regioni possano pensare di sottrarre indebitamente soldi destinati agli studenti. Per questo, forti della vittoria in Piemonte, stiamo valutando l’opportunità di avanzare un esposto alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli per chiedere spiegazioni e verificare dove la Regione Campania ha utilizzato i soldi spettanti agli studenti e ai quali deve restituirli”.












