Scuole i renziani del matese invitano i sindaci del comprensorio a raccogliere la proposta del premier. Gianluca Pascarella: “Invito il mio Sindaco e tutti gli amministratori dell’alto casertano ad aderire celermente alla proposta di Matteo Renzi per l’edilizia scolastica entro il 15 Marzo 2014 . La scuola sarà una delle priorità del Governo guidato da Matteo Renzi. Si parla di una novità non tanto in valore assoluto ma per le cifre che il Sindaco fiorentino ha deciso di mettere a disposizione: due miliardi per curare 2300 scuole fuori norma, pericolose e spesso senza certificazione anti-sismica.
Il piano di Renzi per l’edilizia scolastica dovrà essere realizzato in due anni, entro la primavera del 2016: il premier ha chiesto investimenti e progetti immediati per poter aprire cantieri quando le scuole saranno chiuse, già il prossimo 15 giugno, per poi riconsegnarne alcune centinaia a settembre, quando i ragazzi torneranno in aula.
Invito pertanto il mio Sindaco e tutti gli amministratori dell’alto casertano di concerto con i dirigenti scolastici e i competenti uffici tecnici a predisporre le dovute relazioni da inviare a sindaci@governo.it entro il 15 Marzo c.m.
Pur consapevole che è già tanta l’attenzione per le nostre strutture scolastiche con la partecipazione ai bandi regionali per attingere ai fondi europei, non dobbiamo perdere questa occasione di investimento rivoluzionario sulla formazione che potrà rendere ancora più sicuri e funzionali i luoghi in cui si andranno a formare le basi per il futuro dei cittadini che verranno”.
Questo il testo della lettera inviata da Matteo Renzi ai Sindaci di tutt’Italia:”Segnalateci una scuola e vi aiuteremo a ripararla”.
Caro collega,
stiamo affrontando il momento più duro della crisi economica. Il più difficile dal punto di vista occupazionale. E un sindaco lo sa. Perché il disoccupato, il cassintegrato, il giovane rassegnato, il cinquantenne scoraggiato non si lamentano davanti a Palazzo Chigi: bussano alla porta del Comune. Voi Sindaci siete stati e siete sulla frontiera e paradossalmente lo avete fatto in un tempo di tagli senza precedenti. Grazie, a nome del Governo.
Ma dalla crisi non usciremo semplicemente con una ricetta economica, anche se fin dalla prossima settimana arriveranno i primi provvedimenti economici del nuovo Governo. No, dalla crisi si esce con una scommessa sul valore più grande che un Paese può incentivare: educazione, educazione, educazione.
Investire sull’educazione necessita naturalmente di un progetto ad ampio raggio, che parta dal recupero della dignità sociale delle insegnanti e degli insegnanti. Ci sarà modo per parlarne nel corso dei prossimi mesi. Ora la vostra e nostra priorità è l’edilizia scolastica. Nessun ragionamento sarà credibile finché la stabilità delle aule in cui i nostri figli passano tante ore della loro giornata non sarà considerata il cuore dell’azione amministrativa e di governo.
Non vi propongo un patto istituzionale, ma più semplicemente un metodo di lavoro. Vogliamo che il 2014 segni l’investimento più significativo mai fatto da un Governo centrale sull’edilizia scolastica. Stiamo lavorando per affrontare le assurde ricadute del patto di stabilità interno. Vi chiedo di scegliere all’interno del vostro Comune un edificio scolastico. Di inviarci entro il 15 marzo una nota molto sintetica sullo stato dell’arte. Non vi chiediamo progetti esecutivi o dettagliati: ci occorre – per il momento – l’indicazione della scuola, il valore dell’intervento, le modalità di finanziamento che avete previsto, la tempistica di realizzazione. Semplice e operativo come sanno essere i Sindaci.
Noi cercheremo nei successivi quindici giorni di individuare le strade per semplificare le procedure di gara, che come sapete sono spesso causa di lunghe attese burocratiche, e per liberare fondi dal computo del patto di stabilità interna.
Ma è fondamentale che nel giro di poche ore arrivino da voi – all’email sindaci@governo.it che abbiamo appositamente aperto – una sintetica nota sull’individuazione di un edificio scolastico – uno – che riteniate la priorità del Vostro comune.
Con il più caro augurio di buon lavoro,
Matteo Renzi