”Affossiamo i contratti di solidarietà, strappa la tessera e lotta con noi”: è l’invito partito dal Comitato di lotta cassaintegrati e licenziati dello stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco, rivolto agli operai del Giambattista Vico, per circa la metà dei quali, domani, partiranno i contratti di solidarietà in sostituzione della cassa integrazione. Secondo gli esponenti del Comitato di lotta, che per mercoledì hanno programmato un’assemblea davanti ai cancelli della fabbrica al cambio turno, gli stipendi dei lavoratori in fabbrica ”non si toccano”, ed invitano gli operai a strappare le tessere elettorali e non votare per le prossime elezioni europee. ”Gli stipendi dimezziamoli a Marchionne ed ai sindacati – aggiungono – l’Ad ha uno stipendio di 5 milioni di euro, e Cgil, Cisl, Uil, Fiom, Fim e Uilm, incassano oltre 200 milioni di euro al mese. La solidarietà chiediamola a loro, in quanto i cassaintegrati devono tornare tutti in fabbrica a salario pieno, e neanche il salario di chi è dentro si tocca. Questo accordo va rifiutato”. Dal Comitato cassaintegrati, sostengono che non è possibile ”chiedere ad un operaio di perdere la metà dello stipendio per far posto ad un cassintegrato”: ”E’ follia – concludono – tutta colpa della Fiom che ha fatto da apripista ai contratti di solidarietà”.

 

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