NAPOLI – Medici Senza Frontiere organizza presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli un dibattito durante il quale verrà presentato il libro “Le innovazioni mediche nelle crisi umanitarie” – Edizione Cooper.

I redattori del libro sono sette medici, un farmacista e tre sociologi, i quali da diverse angolature riferiscono ed analizzano come nuove pratiche mediche siano state introdotte in situazioni umanitarie nel corso della storia di MSF per rispondere alla questione chiave: come creare dinamiche di cambiamento a beneficio delle popolazioni prese in carico perché in situazione di pericolo? Servirsi delle lezioni dell’esperienza può aiutare a meglio comprendere come intervenire in contesti non ordinari al fine di propiziare la sostituzione di pratiche e protocolli divenuti inefficaci, ma di cui, col pretesto della povertà e dell’ignoranza delle popolazioni colpite, del rispetto di raccomandazioni internazionali e addirittura di condizionamenti economici, spesso si accontentano con troppa disinvoltura autorità sanitarie e politiche. Ciò comporta ogni volta da parte di MSF una consapevole assunzione di rischi, dal fallimento scientifico allo spreco di risorse, ma la mancanza di iniziativa equivarrebbe ad accettare situazioni sanitarie critiche e a rassegnarsi a sofferenze e morti evitabili. Medici Senza Frontiere è la più grande organizzazione medico-umanitaria indipendente al mondo. Nel 1999 è stata insignita del Premio Nobel per la Pace. Opera in oltre 60 paesi portando assistenza alle vittime di guerre, catastrofi naturali ed epidemie. www.medicisenzafrontiere.it

 

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