La città comincia a cambiare volto, ma la strada da percorrere è ancora lunga. A meno di un mese dalle elezioni e a poche ore dal primo consiglio comunale, Renato Natale, prova a tracciare un percorso e una prima sintesi delle situazioni che si ritrova a dover affrontare. “Sono solo venti giorni da quando sono stato eletto eppure mi sembra già un secolo” dichiara il sindaco di Casal di Principe. “Sono stati giorni frenetici, fra piccoli e grandi problemi, in cui abbiamo potuto toccato con mano il disastro che ci è stato lasciato in eredità: dissesto finanziario, scuole al limite del collasso, cimitero in condizioni pietose e con emergenze continue”. A rendere il tanto auspicato percorso di ricostruzione e rinascita più intricato, ci sono anche infrastrutture da terzo mondo, le oltre settecento domande di contributi finora inevase a causa della mancanza di un assistente sociale e un servizio urbanistico ridotto al lumicino. Sono circa duecento, infatti, le richieste di licenze edilizie giacenti sul tavolo, oltre mille domande di condono non ancora verificate e numerose abitazioni a rischio abbattimento.

“A fronte dei tanti problemi – prosegue il medico e volontario – abbiamo pochissimi dipendenti, a volte non qualificati che rendono tutto più difficile. Ma né io né gli altri amministratori ci siamo lasciati intimidire o abbattere dalle difficoltà, anzi tutto lo staff è in piena attività per cercare soluzioni, per tamponare emergenze, per programmare interventi. Insieme agli assessori anche tanti consiglieri comunali si sono messi in cammino per cercare di dare risposte ai cittadini, ai loro bisogni, alle loro esigenze. E segnali incoraggianti vengono anche da parte delle opposizioni che si mostrano pronte a fornire collaborazione, suggerimenti, segnalazioni e proposte”. “Nelle prossime settimane – fa sapere il Sindaco dei “veri” casalesi – avremo incontri importanti con Ministri e sottosegretari. Ci hanno promesso aiuto e collaborazione”. “Riusciremo ri-costruire dalle macerie una città normale. Casal di Principe diventerà una città a misura d’uomo, in grado di dare certezze, sicurezza e servizi ai cittadini. Ci riusciremo perché abbiamo con noi la fiducia, la stima, l’amore dei nostri concittadini”. Ai cittadini chiede solo un po’ di pazienza: “Abbiamo bisogno almeno di 18 mesi affinché siano evidenti i cambiamenti e il processo di sviluppo sia avviato. Nel frattempo daremo risposte puntuali e immediate ai tanti piccoli, o apparentemente piccoli, problemi che ci verranno segnalati. Manterremo sempre un canale di comunicazione aperto con i cittadini. Mi troverete alla casa comunale ad accogliervi e ad ascoltarvi, ma anche nelle piazze dove, a cavallo della mia bici, continuerò a registrare richieste, speranze, idee, sogni. Un po’ alla volta e con l’aiuto di tutti, vedremo la città cambiare”.

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