L’ondata di caldo “africano” in Italia non arretra. Ieri nella capitale i termometri della stazione di Roma Macao hanno registrato una temperatura massima di 42,9°C. Ma non è finita, per il momento. La Protezione civile è in strada nelle città più a rischio. Oggi le città contrassegnate dal bollino rosso nel bollettino sulle ondate di calore del ministero della salute, che indica il massimo livello di rischio per tutta la popolazione, salgono a 23. Non sono mai state così tante finora. Mercoledì 19 luglio, su 27 città monitorate, solo Milano e Reggio Calabria sono arancioni, mentre Bolzano (dopo due gorni di bollino rosso) e Genova hanno il bollino giallo. Le città contrassegnate dal bollino rosso oggi sono quindi Ancona, Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona e Viterbo. Le ondate di calore si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione. Queste condizioni climatiche possono rappresentare un rischio per la salute della popolazione. Per comunicare i possibili effetti sulla salute delle ondate di calore, il ministero elabora dei bollettini giornalieri per 27 città con previsioni a 24, 48 e 72 ore. La pubblicazione sul portale è attiva ogni anno da maggio a settembre. Quando finisce questo caldo opprimente? Dopo i record di ieri, con temperature oltre i 40 gradi in molte città del sud e sulle isole, il caldo africano raggiunge oggi il picco in Italia, secondo le previsioni meteo disponibili al momento. Da domani, giovedì 20 luglio, l’afa dovrebbe attenuarsi almeno nelle grandi città del nord, come Bologna, Bolzano, Brescia, Milano, Torino, Trieste, Venezia e Verona. Purtroppo per il sud il gran caldo proseguirà per buona parte della settimana, pur con qualche modulazione, ma picchi over 40 gradi saranno possibili fino a sabato, poi è probabile uno smorzamento. Dalle 14 è attivo il numero 1500 di pubblica utilità, già attivo durante la pandemia, per chiedere informazioni sul calore e ricordare le precauzioni da osservare, ma soprattutto un numero che può indicare ai cittadini i presidi dove rivolgersi a loro più vicini in caso di malori. Il numero è attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20. Dai pronto soccorso segnalano un aumento di circa il 20% degli accessi. I satelliti dell’Agenzia spaziale europea, intanto, scrutano le ondate di caldo che stanno colpendo il nostro pianeta. L’Esa ha diffuso le immagini ottenute grazie al radiometro della missione “Copernicus Sentinel-3” e l’immagine elaborata da quella scattata dallo spazio “mostra la temperatura della superficie terrestre la mattina del 17 luglio 2023 durante un’ondata di caldo”. L’Esa spiega che “vale la pena notare la differenza tra la temperatura dell’aria e la temperatura della superficie terrestre”. Temperature al suolo da record: a Foggia e Catania hanno toccato i 50 gradi. “La temperatura dell’aria, indicata nelle nostre previsioni meteorologiche giornaliere, è una misura di quanto è calda l’aria al di sopra del suolo. La temperatura della superficie terrestre invece è una misura di quanto è calda la superficie effettiva al tatto – spiega l’Esa -. Questa mappa mostra la temperatura della superficie terrestre che è più calda della temperatura dell’aria. Man mano che il cambiamento climatico prende piede, è probabile che ondate di calore come questa diventino più frequenti e più gravi, con conseguenze di vasta portata”, conclude l’Agenzia spaziale europea.

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