CAPUA – “Realizzare il termovalorizzatore a Capua significa decretare la morte del territorio casertano. Il presidente della Provincia scavalcato per l’ennesima volta quando si tratta di prendere una decisione importante, ha dichiarato che farà di tutto per impedire che l’impianto venga realizzato. Speriamo che, questo di tutto, non sia il sinonimo dell’ennesimo incarico al professore Spasiano, amico strettissimo sia suo che del figliolo”.

E’ il consigliere indipendente Angelo Brancaccio a suonare il campanello d’allarme. “E’ necessario che si convochi un consiglio provinciale permanente ad horas nel quale andare ad investire tutte le forze politiche del problema, in modo da avere un tavolo istituzionale di discussione sempre aperto sulla questione – ha sottolineato Brancaccio – in questa battaglia campale per il futuro della nostra provincia, devono essere coinvolti tutti i parlamentari nazionali e, soprattutto, quelli regionali, per impedire che questo ecomostro venga realizzato sul nostro territorio”. Il sindaco di Orta di Atella riserva una stilettata anche al presidente del consiglio Giancarlo Della Cioppa. “Se Zinzi, Arena e l’amica di Arena, sono impegnati ad urlare proclami che non trovano riscontro sul territorio – ha sottolineato – lui dovrebbe fare il diavolo a quattro per evitare la realizzazione dell’impianto visto che è sindaco di Bellona, Comune a pochi metri dall’ecomostro”. Brancaccio sottolinea come Zinzi abbia la possibilità concreta di bloccare la procedura. “Se la colpa è del Comune di Napoli, l’Udc a Napoli ha il presidente del Consiglio – ha detto – mentre in Regione ha il vicepresidente. Dimostri il suo peso politico ed istituzionale, investendo il suo partito del problema. Zinzi cominci a pensare ai problemi del territorio, soprattutto alle questioni ambientali e abbandoni, per un attimo, la sua Marcianise, dove, per fortuna, politicamente nemmeno riesce a combinare nulla. L’impressione, comunque, è che lui faccia, come sempre finta di opporsi a queste decisioni, dal momento che fa parte di questa bicchierata politica”.

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