MATESE – Si svolgerà il prossimo 6 ottobre la vertenza davanti al Tar regionale della Campania nata dal ricorso dei progettisti del progetto di riqualificazione delle due torri normanne di Castello del Matese . Nel frattempo si è costituito in giudizio anche il gruppo di professionisti( gruppo Renzo di Alife) che si è aggiudicata la direzione dei lavori, oggetto di un bando pubblico dell’ente parco .

E’ una delle ragioni del ricorso ai magistrati amministrativi. Il Tar, infatti, dovrà valutare la fondatezza giuridica in termini di legittimità di due importanti decisioni assunte dal vertice dell’ente parco matesino in merito al progetto di riqualificazione ambientale-recupero dell’area tra le due torri normanne situate nel comune matesino oggetto di un travagliatissimo procedimento sin dall’inizio. La prima udienza , interlocutoria si è svolta l’otto settembre. Nella causa sono contrapposti come parti processuali i progettisti del progetto di riqualificazione delle due torri a Castello del Matese e l’ente parco titolare del progetto che prevede, oltre al recupero-fruizione dello spazio verde anche la copertura del cortile interno del comune di Castello del Matese. I ricorrenti( l’ingegnere Carlo Camilleri e ricorrenti secondari, l’ingegnere Mario Cefarelli e l’architetto Vladimiro D’Agostino) contestano l’emanazione del bando pubblico, emesso dall’ente parco guidato dal presidente Giuseppe Falco, per la direzione dei lavori oltre al criterio di aggiudicazione dei lavori di riqualificazione ambientale e paesaggistica fondato sul massimo ribasso. Da qui il ricorso contro questi atti adottati dal presidente dell’ente guidato da Giuseppe Falco che ha resistito al gravame presentato davanti al tribunale amministrativo regionale nominando un legale a difesa delle ragioni dell’ente, costituendosi nella vertenza portata all’attenzione del TAR. Quella della riqualificazione delle torri normanne è stata una vicenda procedurale scandita da varie criticità procedurali rimosse dall’ente parco in particolare, specie per la disponibilità delle aree private acquisite dall’ente titolare del progetto per un finanziamento di circa 2 milioni di euro ottenuto in seguito ad una premialità regionale.

Michele Martuscelli

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