Mura antiche, ponti di pietra, lavatoi, fontane, i resti di un vecchio mulino. Si sono ritrovati in un angolo magico e incontaminato, tra boschi di castagni, gole e torrenti, i tanti escursionisti che, il 5 agosto, hanno partecipato all’hiking alla riscoperta della Cascata di Conca della Campania, da pochi giorni acquistata da Comune e, quindi, patrimonio della collettività. La passeggiata sportiva ha rappresentato l’evento-pilota dell’Ecoitinerario del Vulcano di Roccamonfina, lanciato da Fattorie Montane nell’ambito del progetto Cultura AgroSociale, finanziato, con fondi europei, dalla Regione Campania. I partecipanti si sono ritrovati, alle 9:00 in punto, nel cortile nell’azienda agrituristica Terra Tefra, in via Patierno Calce; ad attenderli c’era il sindaco del borgo, David Simone. Tra gli escursionisti, una delegazione, capitanata da Claudia Nicchiniello, di Angsa Campania, consorziata di Fattorie Montane, che da anni si batte per l’accessibilità reale dei ragazzi con disturbi cognitivi. Una navetta ha condotto il gruppo nella piazza del municipio per il brief tecnico con gli accompagnatori di DinamiKa Outdoor; poi, la partenza. L’hiking alla cascata, che si ripeterà con un percorso ancora più esteso ed avvincente il 26 agosto, è stata preceduta, il 4 agosto, da una tavola rotonda tra le istituzioni coinvolte nell’Ecoitinerario del Vulcano di Roccamonfina; l’incontro si è tenuto nell’azienda agrituristica Terra Tefra. Moderati da Salvatore Ciardiello, titolare dell’agriturismo e presidente regionale di Copagri, oltre a David Simone, hanno partecipato, tra gli altrui, Francesco Lepore, sindaco di Galluccio e presidente della Comunità montana Monte Santa Croce; Antonio Vacca, sindaco di San Pietro Infine; Emilia Delli Colli, sindaca di Rocca D’Evandro; Franco Camuso, consigliere comunale di Roccamonfina; Domiziano e Giovanna Moio, consiglieri comunali di Presenzano, e Giovanni Esposito, amministratore unico di Fattorie Montane. Ha chiuso i lavori il presidente del Consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero. “Abbiamo avuto l’opportunità – ha dichiarato il Sindaco Simone – di discutere di nuovi progetti, destinati alla comunità locale, al turista, all’educazione ambientale e alimentare, alla salvaguardia della biodiversità, nonché alla diffusione della cooperazione e della conoscenza del territorio. È stato un confronto prezioso su come valorizzare la sinergia tra i borghi, promuovere il recupero degli edifici storici, riqualificare le aree boschive, difendere le tradizioni autoctone, stimolare la destagionalizzazione del turismo”. “Gli ecoitinerari – ha aggiunto Francesco Lepore, presidente della Comunità montana – sono coerenti con la filosofia della Comunità montana Monte Santa Croce, che punta a fare rete tra enti pubblici e privati, con una programmazione che pone al centro il lavoro e le attività economiche delle aziende agricole e sociali, detentrici delle tradizioni e della cultura rurale di questi territorio”. “L’Ecoitinerario del Vulcano di Roccamonfina – ha rivelato Giovanni Esposito di Fattorie Montane – è stato immaginato proprio per esaltare le risorse e i servizi presenti nei borghi che circondano il vulcano e, più in generale, l’Alto Casertano. Intende valorizzare la conoscenza del territorio, la salvaguardia della biodiversità, l’educazione alimentare, il rilancio del turismo e della cultura della legalità e dell’inclusione, la formazione per i bambini”. “Siete della direzione giusta – ha chiosato il presidente del Consiglio regionale Gennaro Oliviero –; e la Regione è al vostro fianco. Vi esorto a considerare pure il cosiddetto turismo di guerra, che potrebbe essere un grande attrattore, tenuto conto che, soprattutto negli Stati Uniti e nel Canada, esiste una forte presenza di seconde e terze generazioni di emigrati che non aspettano altro che un’occasione per riconnettersi con la propria storia familiare”. Gli appuntamenti del 4 e del 5 agosto sono stati patrocinati dal Comune di Conca e realizzati in collaborazione con Terra Tefra. Cultura AgroSociale è un progetto di ampio respiro che intende recuperare la funzione sociale che l’agricoltura aveva nelle società rurali, fondata su solidarietà, integrazione, resilienza, coesione e valorizzazione della dimensione relazionale. È ideato dai produttori uniti di Fattorie montane e sostenuto, con fondi europei Por Fesr 2014-2020, dalla Regione Campania e dall’assessorato alla Scuola, alle Politiche sociali e alle Politiche giovanili, retto da Lucia Fortini.

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