L’infinita bontà del fratello Francesco. La sua attività di medico che lo ha portato a “contattare la mente” di centinaia di bambini. L’onestà intellettuale e l’innato garbo di Mike Bongiorno. Nella seconda tappa del nostro viaggio nella vita, ricca di incontri ed eventi straordinari, di Antonio Guidi abbiamo incrociato altri personaggi che hanno segnato positivamente il percorso umano del senatore e neuropsichiatra. “A volte – racconta Guidi ai microfoni di Italia Notizie – mio fratello mi chiamava papà. Siamo legati da un affetto indescrivibile. Mi sono sempre chiesto perché mi vuole così bene. Alla fine ho capito che dipende dalla sua bontà”. Il senatore si interroga, probabilmente da neuropsichiatra, sull’inversione di condizione tra lui è l’amato fratello: “Nonostante la mia disabilità sono sempre apparso come quello forte, forse per la mia carriera politica. A Francesco non manca nulla, né in termini di affetti né sul piano professionale, eppure io sono stato sempre percepito come quello più saggio. In realtà – continua Guidi – quello più forte è lui, perché la sua infinita bontà lo rende una persona unica”. Nell’accezione nietzschiana Guidi è un fanciulletto. Un “oltreuomo” che ha detto sì alla vita. Che ha accolto a braccia aperte gioie e dolori, il bello e il brutto, la felicità e la tragedia. Con un filo rosso: l’autoironia, segno di forza e consapevolezza di sé, e un umorismo, a volte impietoso, con tratti che riconducono a Pirandello. Ha sempre coltivato il “fanciulletto” presente in ognuno di noi, che però l’abbiamo smarrito e riposto nella custodia dell’inconscio. “Il contatto con i bambini con problemi psicologici – osserva il senatore e neuropsichiatra – mi ha aiutato molto. Curare, o meglio entrare in contatto con la loro mente, mi ha arricchito sul piano professionale e personale. Mi ha fornito una visione più ampia della vita e della vera essenza dell’essere”. Un personaggio che ha accompagnato una consistente fetta del suo percorso umano è Mike Bongiorno. Per Guidi il conduttore televisivo era un mito. Per anni lo ha ammirato in tv con la storica trasmissione “Lascia o Raddoppia”. Il senatore racconta il suo incontro con Mike. “Quando l’ho visto di persona ho detto: porca miseria, è Mike. Era identico al divo della televisione, aveva le stesse pause, possedeva una cortesia innata. Quando ho pranzato a casa sua ha fatto preparare pietanze che avrei potuto mangiare senza troppa difficoltà. Al posto di una bistecca, che avrei dovuto tagliare con la motosega, c’era uno spezzatino di carne”. Guidi, ancora oggi, rievoca quell’incontro con emozione. Come il coronamento di un sogno. E ci tiene a rimarcare un aspetto di Mike Bongiorno che in pochi conoscevano: “Era una persona coltissima”. Antonio Guidi è così. Punzecchia gli ignavi con battute trancianti come un machete. Ma allo stesso tempo non nasconde ammirazione nei confronti delle persone portatrici sane di valori. Quei valori oggi troppo spesso calpestati da una umanità risucchiata dal vortice del nulla. Dell’apparenza. Dell’inconsistenza. Antonio Guidi invece è “tanta roba”. Roba di qualità. Un diamante. O forse è semplicemente un uomo con la forza di dire sempre sì alla vita nella gioia e nel dolore, nella serenità e nelle ansie, nella felicità e nella tragedia.

Mario De Michele
(continua…)

LA VIDEO INTERVISTA AD ANTONIO GUIDI



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