A prima vista sembrava una casa come tante altre, in una strada privata poco transitata nei pressi dell’aeroporto di Tijuana, a pochi passi dalla frontiera che divide il Messico dagli Stati Uniti: in realta’ nascondeva l’ingresso di un tunnel lungo 298 metri, presumibilmente commissionato da narcotrafficanti, che si estendeva per un centinaio di metri negli Stati Uniti, nel territorio di San Isidro, in California. Dieci le persone arrestate dalla polizia. La scoperta e’ stata fatta nel fine settimana dai militari dell’esercito messicano sulla base di una segnalazione anonima. Secondo quanto ricostruito dal generale Alfonso Duarte, comandante della Seconda Regione militare, nell’operazione sono state arrestate dieci persone, tra queste una donna, tutte impegnate a lavorare per ampliare il tunnel, che si trova a 10 metri di profondita’, ed e’ largo poco piu’ di un metro. Le persone arrestate sono originarie del Chapas e di Sonora e sarebbero arrivate fino a Tijuana per emigrare clandestinamente negli Stati Uniti. Dopo un tentativo andato male, si sarebbero impegnati nella costruzione del passaggio segreto: un lavoro per il quale avrebbero ricevuto 200mila pesos alla settimana. Sulla base delle testimonianze rese dai dieci, erano al lavoro da almeno un anno ed avrebbero dovuto scavare ancora un centinaio di metri per concluderlo.

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