Il Partito comunista cubano potrebbe affrontare, in una conferenza in programma questo mese, un dibattito sulle unioni legali tra gli omosessuali: lo ha riferito la sessuologa Mariela Castro, figlia del presidente Raul Castro. ”Sono fiduciosa sul fatto che la Conferenza possa essere d’aiuto per una politica di non discriminazione sugli orientamenti sessuali e l’identita’ del genere: cio’ potrebbe a sua volta smantellare una serie di pregiudizi”, ha sottolineato Mariela Castro, responsabile del Centro nazionale per l’educazione sessuale dell’Avana (Cenesex).

In dichiarazioni fatte al sito web CubaSi’, la Castro ha detto di sperare che dalla Conferenza possano uscire dei ”passi in avanti” su queste tematiche. La figlia del presidente e’ a favore delle unioni legali gay, anche se – ha precisato – i tempi non sono ”maturi” per parlare di matrimonio tra omosessuali: ”L’obiettivo di queste proposte e’ quello di rispondere al riconoscimento dei diritti del popolo cubano”, ha concluso Mariela Castro sottolineando l’importanza della Conferenza del Pc, in programma il 18 e 29 gennaio, che affrontera’ un’ampia serie di cambiamenti e riforme nel paese.

 

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