NAPOLI – Formati mille operatori della Polizia, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale dello Stato, della Capitaneria di Porto, dei Vigili del Fuoco, delle Aziende sanitarie locali, dell’Arpac, delle Polizie Provinciali e delle Polizie Locali, grazie al progetto ‘La formazione superiore per il contrasto dei crimini ambientali in Campania” realizzato dalla Prefettura di Napoli e finanziato dal Pon ‘Sicurezza per lo sviluppo’.

L’evento di chiusura del progetto si e’ svolto oggi presso la Prefettura di Napoli, alla presenza del prefetto Andrea De Martino, del sindaco di Napoli Luigi de Magistris, del procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Napoli Aldo De Chiara, del sostituto procuratore antimafia Roberto Pennisi, di Balduino Simone, delegato dell’Autorita’ di Gestione del Pon, e dei vertici di tutte le forze dell’ordine e delle istituzioni coinvolte nell’iniziativa. Con il corso di formazione, articolatosi in 42 edizioni, nell’arco di otto mesi, svoltesi nelle cinque province campane, si e’ voluto ancora piu’ dotare le forze di Polizia e gli uffici interessati – non soltanto la Forestale come avveniva un tempo – di adeguati strumenti di contrasto ai crimini ambientali. ”Accanto alle azioni volte al controllo del territorio ed alla repressione di reati ambientali – ha detto il prefetto De Martino – occorre sviluppare sempre piu’ iniziative per far crescere una specifica cultura a difesa dell’ambiente. Su questo e’ necessario che i sindaci, soprattutto quelli dei comuni piu’ colpiti, si battano con ogni energia attraverso attivita’ educative capaci di raggiungere ogni fascia d’eta’ dei loro cittadini, dando vita ad una vera e propria mobilitazione sociale”. In tal senso il prefetto ha inviato una lettera ai sindaci della provincia.

 

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