‘Nella nostra provincia e’ presente una nutrita colonia di romeni e vivissima e’ la necessita’ di una sana integrazione. Un concetto che deve essere visto in ambedue le direzioni, dove il rispetto delle regole di una societa’ deve necessariamente tener conto delle culture altrui, dove l’eventuale comportamento scorretto di pochi non puo’ automaticamente portare alla discriminazione di un intero popolo”. Lo ha detto il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, in relazione alla presentazione del progetto ‘Un naso rosso contro l’indifferenza’, svoltasi stamane presso la Scuola della Pace, aperta recentemente dall’amministrazione provinciale di Napoli nei Quartieri Spagnoli, che vede in questi giorni alcuni ragazzi romeni ospiti in citta’, in particolare presso la scuola elementare Paisiello. ”Partire dalle storie parallele di questi ragazzi romeni e di nostri ragazzi, che hanno nel loro passato pochi anni, ma che sono pero’ gia’ bastati per farli diventare adulti, – ha aggiunto Cesaro – mi sembra la maniera migliore e piu’ sana. Mi auguro che i nostri ospiti di Bucarest al ritorno in Patria, possano raccontare di una Napoli cosmopolita, aperta e pronta a vivere il suo ruolo di capitale del Mediterraneo, crocevia di genti e di culture. Anche grazie alla Scuola della Pace, questa struttura giovanissima voluta dall’amministrazione che presiedo e inaugurata solo qualche giorno fa, che gia’ si conferma – ha concluso il Presidente Cesaro – come un fiore all’occhiello della Citta”’. ”La tourne’e dei ragazzi di Bucarest rappresenta una straordinaria opportunita’ per i gruppi giovani artisti romeni, costituiti sia da minori che vivono sulla strada che da ragazzi al termine del percorso di reinserimento, oltre che un buon viatico per l’attivita’ della scuola”, ha detto l’assessore provinciale alla pace, Marilu’ Galdieri, parlando ai ragazzi. “Cominciare con i ragazzi romeni mi rende particolarmente felice perche’ loro sono la voce di tutti quei bambini e ragazzi ai quali sono stati negati i diritti dell’infanzia e che ora, grazie a questo progetto, hanno la possibilita’ di cambiare ‘strada’”, conclude.

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