NAPOLI – In occasione del 73esimo anniversario dalla promulgazione delle leggi razziali fasciste, l’amministrazione comunale di Napoli ricorda con una serie di iniziative le tante vittime di atti di intolleranza e discriminazione.

Tra gli eventi organizzati per il 17 novembre dal Comune, in collaborazione con la comunita’ ebraica napoletana, l’Associazione libera italiana e la fondazione Valenzi, spicca l’intitolazione di un impianto di calcio a Giorgio Ascarelli, il facoltoso industriale partenopeo di origini ebree che negli anni ’20 fu fondatore e presidente dell’Associazione calcio Napoli e dette un importante contributo alla comunita’ ebraica della sua citta’. Ascarelli finanzio’ la costruzione di uno stadio per consentire alla citta’ di ospitare alcune partite del mondiale di calcio del 1934, che si gioco’ in Italia per volonta’ del regime fascista. Alla sua morte, avvenuta due settimane dopo l’inaugurazione, si decise di intitolare a lui la struttura. Ritenendo inopportuno, pero’, far giocare la nazionale tedesca in uno stadio dedicato a un ebreo, il nome fu cambiato in ‘Stadio Partenopeo’. L’impianto fu distrutto nel corso dei bombardamenti delle forze Alleate, ma per ricordare questa figura si e’ deciso di intitolare ad Ascarelli un altro campo di calcio situato nel quartiere Ponticelli. L’idea nasce nel 2008 con una delibera della precedente amministrazione, subito “presa a cuore” dall’attuale assessore allo Sport, Pina Tommasielli, che “ribadisce anche con questa iniziativa la linea antifascista, antixenofoba e aperta alla tolleranza e all’integrazione portata avanti dal questa giunta e da questo consiglio”. La scelta di una struttura situata in periferia, aggiunge, “e’ in linea con un’altra delle nostre priorita’, quella di parlare con tutte le zone della citta’, a cominciare dalle piu’ decentrate”. Il presidente della comunita’ ebraica di Napoli, Pier Luigi Campagnano, ricorda la figura di Ascarelli e vede questa iniziativa come un modo per “fare ammenda e rimediare alle nefandezze del passato”. Al termine della cerimonia, sara’ ricordata la figura di Maurizio Valenzi, il primo sindaco di origini ebree eletto a Napoli. “In una scuola di Ponticelli – spiega la figlia Lucia, presidente della fondazione a lui intitolata – sara’ proiettato un documentario poi commentato dagli studenti. E’ un modo per fare memoria ‘attiva’, affinche’ la sua figura possa fare da modello per le nuove generazioni”. Mercoledi’ prossimo Napoli celebrera’ anche la Giornata internazionale della tolleranza dell’Unesco. Al Maschio Angioino si svolgera’ un incontro con le realta’ multietniche e con le associazioni omosessuali. In chiusura sara’ proiettato il documentario ‘World Napoli’ realizzato da Prospero Bentivenga.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui