QUALIANO – Approvati in consiglio comunale tre importanti punti per l’amministrazione: le linee di indirizzo sull’ampliamento del cimitero comunale; il provvedimento per la chiusura dei sottotetti; la proposta alla Giunta Regionale della Campania della dichiarazione di irrilevanza ai fini paesaggistici del tratto dell’alveo dei Camaldoli.

“Ci tengo a ribadire, come già fatto più volte, che il cimitero non sarà privatizzato. La proprietà resta saldamente nelle funzioni del Comune e la gestione dello stesso sarà dei dipendenti comunali – commenta il sindaco Salvatore Onofaro – Ne vogliamo solo il miglioramento, la fruibilità, effettuando dei lavori che saranno messi in campo grazie al project financing. Purtroppo il Comune non dispone delle ingenti risorse finanziare di cui c’è bisogno. Per questo, per andare incontro le esigenze dei cittadini, abbiamo deciso, con l’assessore al ramo Vincenzo D’Alterio e l’intera giunta, di operare in questo senso”. La ditta che si occuperà del cimitero sarà individuata tramite bando e si occuperà dell’ampliamento, la costruzione e la vendita di loculi, la vendita dei terreni da adibire alla costruzione di cappelle. I prezzi di vendita, saranno preventivamente alla gara d’appalto, stabiliti con apposito atto dell’Amministrazione Comunale. Si della maggioranza anche per la chiusura dei sottotetti esistenti. Le strutture aperte sui laterali, possono da oggi essere adeguatamente chiusi a norma di legge, ma devono essere stati preventivamente sanati. L’intera amministrazione e l’assessore all’edilizia primaria, Daniele Lanzano, hanno lavorato alacremente affinché si giungesse all’approvazione del provvedimento. “Il pericolo costituito da questi sottotetti aperti non ci consentiva di aspettare oltre. Da oggi – spiega il sindaco – potranno essere chiusi. Ci sarà un vantaggio per i cittadini sotto diversi punti, a partire da quello termico”. Approvata anche la proposta alla Giunta Regionale della Campania, della dichiarazione di irrilevanza ai fini paesaggistici del tratto dell’alveo dei Camaldoli. “L’alveo dei Camaldoli non è più una bellezza naturale da tutelare. Oggi vive in uno stato di abbandono. La nostra richiesta è volta al recupero di quell’area che adesso è solo una zona franca sulla quale è impossibile agire. L’area è attualmente compromessa. Se il vincolo venisse abolito potremmo darle una nuova definizione anche in prospettiva del nuovo Puc” conclude il primo cittadino.

 

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