Ieri sera diverse centinaia di persone sono scese in strada per una fiaccolata nel Rione Sanita’, a Napoli, contro la chiusura del pronto soccorso dell’Ospedale S.Gennaro. La fiaccolata, organizzata dai parroci del quartiere, ha visto la presenza anche di padre Alex Zanotelli. “Una nuova mobilitazione per difendere l’unico presidio di pronto intervento della zona – dichiarano dal comitato popolare contro la chiusura del Pronto soccorso e Rete Commons -.

Negli ultimi giorni e’ stato comunicato ai lavoratori che dal 30 novembre il Pronto soccorso sara’ definitivamente chiuso. Questo nonostante le continue mobilitazioni dei cittadini che si sono riuniti in comitato per difendere il diritto alla salute”. Venerdi’ 25 alle ore 17 si terra’ una nuova mobilitazione promossa dal Comitato popolare contro la chiusura del Pronto soccorso, che vede insieme cittadini della zona ed attivisti dei movimenti sociali. Una mobilitazione, quella di venerd’ 25 con appuntamento davanti all’Ospedale nel Rione Sanita’, che dal comitato definiscono come “un gesto di rabbia per la mancanza di volonta’ da parte della giunta Caldoro e del commissario straordinario Maurizio Scoppa di ascoltare le ragioni dei cittadini. Di fatto, con la chiusura del Pronto soccorso del San Gennaro, l’unico che rimarrebbe realmente in funzione e’ il gia’ sovraffollatissimo Cardarelli. Ma tutto cio’ non interessa al governatore Caldoro che continua a ribadire la chiusura imminente del Pronto soccorso, insieme al commissario dell’Asl Napoli1, da lui indicato, Maurizio Scoppa, che ha definito inutili le proteste di questi giorni”. Nel mirino del comitato il piano di riordino ospedaliero della Regione, “uno strumento – concludono – che scarica la crisi economica sulla nostra pelle. Non possiamo permettere che questo accada, dal 30 novembre i cittadini della Sanita’ che avranno bisogno di cure urgenti dovranno rivolgersi al San Gennaro, ma non all’ospedale, proprio al santo”.

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