NOLA – Un Museo della contraffazione in un bene confiscato alla criminalita’ organizzata: e’ la proposta partita oggi nel corso di un convegno organizzato da Confindustria Campania al Palazzo Convegni dell’Interporto di Nola (Napoli). L’idea e’ nata durante una tavola rotonda, moderata dal giornalista Goffredo Buccini, e che ha visto la presenza, tra gli altri, del pm Fausto Zuccarelli della Procura di Napoli, del sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia, Maria Vittoria De Simone. E’ emerso come il problema della concorrenza sleale sia il fenomeno piu’ grande che oggi colpisce la filiera moda e che la contraffazione, come ha sottolineato il presidente della Commissione Sistema Moda di Confindustria Campania, Luigi Giamundo, ”non consiste solo nella contraffazione marchio quanto in quella piu’ grave del prodotto, che riporta etichette fasulle nella composizione la quale, sempre piu’ spesso, risulta anche dannosa per la salute del consumatore”. Il presidente di Confidustria Campania, Giorgio Fiore, si e’ detto ”disponibile alla proposta avanzata dalla Procura di Napoli di realizzare un museo della contraffazione in un bene che e’ stato della criminalita’ organizzata, clan che sono dietro gli affari della contraffazione”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui