NAPOLI – Ha fatto tappa a Napoli il palloncino rosso simbolo della campagna ‘Every One’ di Save the Children promossa per combattere la mortalita’ infantile. Il palloncino, dopo aver percorso in lungo e in largo lo Stivale, toccando in precedenza Roma, Firenze, Pisa, Venezia, Milano, Torino, Genova, Cagliari, Palermo e Bari, e’ arrivato, per la tappa conclusiva, in piazza del Plebiscito, da dove ha preso il via la maratona ‘Spaccanapoli’.

A testimoniare l’adesione della citta’ alla campagna, alcuni atleti hanno corso con il palloncino rosso legato al polso. Ad accogliere il palloncino di Save the Children, c’era il sindaco di Napoli Luigi De Magistris che ha ricevuto una targa ricordo dal direttore Comunicazione e Campagne dell’associazione Filippo Ungaro. De Magistris ha espresso apprezzamento per l’iniziativa, ricordando come ognuno possa contribuire a tenere in vita un bambino dandogli un po’ del proprio respiro contribuendo alla raccolta fondi. Il viaggio del Palloncino Rosso e’ poi proseguito per il Centro Commerciale Campania. Scopo della campagna, che puo’ essere sostenuta attraverso l’invio di un sms del valore di 2 euro al numero 45509 o chiamando lo stesso numero da rete fissa, e’ combattere la mortalita’ infantile che, secondo i dati forniti, ogni anno provoca la morte di quasi 8 milioni di bambini sotto i 5 anni a causa di malattie ”prevedibili e curabili”. Tra le cause piu’ frequenti, complicazioni pre e post parto (21%), polmonite (18%), malaria (16%) e diarrea (15%). Malattie che, come denunciato dall’associazione nel nuovo rapporto ‘Accesso vietato’, potrebbero essere diagnosticate e curate se ”non ci fosse una notevole scarsita’ di operatori sanitari il cui apporto e’ cruciale per prevenire e impedire le morti infantili”. Questo fa si’ che, secondo le stime, al mondo ci siano 350 milioni di bambini che non saranno mai visitati, dato che causa la morte di un neonato ogni 4 secondi. Per cambiare la situazione, denuncia Save the Children, ci sarebbe bisogno di 3 milioni e mezzo di operatori sanitari in piu’, un milione di operatori sanitari di comunita’, 350 mila ostetriche.

 

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