”Il Sud e’ stato cancellato dalla politica nazionale. Gli emigranti dal Sud al Nord sono ogni anno 109mila. Pero’ oggi, rispetto agli anni ’50 e ’60, la drammatica verita’ e’ che emigrano forze intellettuali, energie vitali per il futuro. I giovani del Sud diventano, quindi, piu’ esposti alle spinte clientelari per trovare un lavoro, subendo gravissime mortificazioni. E il Governo che cosa ha fatto?

La piu’ grande rapina del secolo ai danni del nostro Mezzogiorno, spostando fondi Fas per 35 miliardi dal Sud al Nord, a discapito delle politiche di sviluppo e quindi anche annullando la possibilita’ di creare nuovo lavoro”. Lo ha detto il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, ospite della trasmissione televisiva ‘Agora” in diretta su Rai Tre, sul tema ”I giovani e il Sud” a partire dai dati allarmanti dell’ultimo Rapporto Svimez. ”Sarebbe necessaria, naturalmente, anche una maggiore conoscenza del territorio -ha precisato il sindaco di Salerno- che francamente non si ritrova nelle scelte e nei comportamenti della politica nazionale. Nel Mezzogiorno abbiamo conosciuto classi dirigenti squallide ed inefficienti senza distinzione di colore politico. A mio giudizio basterebbe adottare un metodo rigoroso, premiando i meriti e la capacita’ amministrativa. E, invece, non si distingue a livello centrale tra chi e’ in grado di lavorare per il bene delle comunita’, raggiungendo risultati concreti, e i cialtroni che adottano criteri clientelari e favoriscono ruberie ed imbrogli. Sui fondi europei e’ incredibile quello che accade: chi e’ in grado di aprire cantieri -ha concluso de Luca – e realizzare opere si ritrova sullo stesso piano – se non al di sotto – di chi e’ completamente incapace”.

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