Un’esplosione di notevole entità nella notte tra sabato e ieri nei pressi di una concessionaria a Sala Consilina. Sul caso stanno indagando i carabinieri della compagnia di Sala Consilina guidata dal capitano Roberto Bertini e non si tralascia alcuna pista. Intorno all’una e quindici minuti i residenti della frazione Trinità, la più popolosa della cittadina salese, hanno avvertito il boato che ha fatto tremare anche i vetri dalla finestra. «All’inizio ho pensato si trattasse del terremoto oppure della meteorite. Ho visto anche un accenno di luce, ma è stato un attimo», hanno riferito alcuni cittadini. Il boato è stato avvertito da numerose persone della frazione di Trinità. «Dopo il botto i cani hanno ululato e in casa abbiamo pensato a una scossa di pochi istanti». Invece si è trattata di una esplosione nei pressi della concessionaria di automobile. Sul posto sono arrivati i militari dell’Arma della stazione di Sala Consilina al comando del maresciallo Giacomo Mezzo e le indagini sono state poi avviate dai carabinieri del Nucleo operativo diretto dal tenente Martino Galgano. Si sta procedendo alle indagini su ogni direzione senza tralasciare alcuna ipotesi. I danni non sono stati eccessivi, alcune vetture hanno subito dei danneggiamenti, così come una parte della struttura. Gli inquirenti stanno lavorando per cercare di ricostruire quanto avvenuto, se si sia trattato del gesto di vandali con l’uso di petardi per il semplice motivo di creare danni oppure se è stata usata una bomba carta e in questo caso ovviamente le ipotesi potrebbero essere diverse, soprattutto sul fronte dell’intimidazione. Altro aspetto sotto accertamento anche l’eventuale problema di qualche impianto elettrico interno alla struttura che poi ha provocato l’esplosione. Se si dovesse trattare del gesto di qualche ignoto si tratterebbe di un caso abbastanza isolato nel Vallo di Diano. L’unico episodio simile nel Vallo di Diano, laddove l’ipotesi fosse quella del gesto intimidatorio, è del marzo del 2014 quando fu fatta saltare in aria una porta d’ingresso di un centro commerciale a Sant’Arsenio. In quel caso l’inchiesta ha portato all’arresto di numerose persone e a collegamenti tra il comprensorio valdianese e la ‘Ndrangheta. Occorre però ribadire che nulla a ora lascia pensare a questo tipo di ipotesi. A ora – con il massimo riserbo da parte degli inquirenti – ancora non è chiaro se l’esplosione sia avvenuta all’interno del piazzale (o della struttura se si tratta di un corto circuito) o all’esterno del cancello d’ingresso. Le forze dell’ordine hanno lavorato tutta la notte e la mattina di ieri per raccogliere sia testimonianze sia, soprattutto, immagini dalle telecamere della zona per individuare se qualcuno, intorno all’una di notte possa essere transitato – o magari si sia fermato – nell’area o nei pressi della concessionaria.

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