Dopo la parentesi giudiziaria che l’ha visto uscire assolto definitivamente nel 2020, Paolo Romano, ex presidente del Consiglio regionale della Campania, torna in campo e si candida a guidare il Comune di Capua, in cui è nato e risiede. Romano ha presentato la sua lista, di chiara ispirazione civica e moderata. «Faremo una coalizione civica – ha spiegato – vogliamo fare liste fatte da persone che conoscono il territorio. In questi giorni sto incontrando tante persone che tengono al bene di Capua. Io ci metto la faccia insieme alla mia squadra perché abbiamo l’esperienza e la capacità, la conoscenza della macchina amministrativa. Vogliamo una coalizione che guarda ad un’area moderata, di centro. Possiamo ragionare con tutti ma non mischiare il bianco con il nero». Attualmente Capua è amministrata da un commissario prefettizio dopo la caduta nel settembre 2021 dell’ex sindaco Luca Branco, la cui avventura amministrativa è durata appena due anni, così come quella del predecessore Edoardo Centore; entrambi avevano suscitato speranze nella cittadinanza, disorientata dopo le indagini e i processi sulle infiltrazioni camorristiche relative alla consiliatura di Carmine Antropoli – sindaco per dieci anni attualmente sotto processo per concorso esterno in camorra. Romano punta sui giovani. «I nostri giovani devono portare dei contenuti. A Capua – ha poi ricordato – sono stato consigliere comunale per tre anni. Negli ultimi quindici anni a Capua non è stato programmato niente, si deve cambiare regime. Si deve puntare sulle progettualità». Ecco quindi le priorità: «con la questione del Ponte Nuovo – ha sottolineato – riuscimmo a far avere il decreto di finanziamento, anche lì non c’è stata la volontà di procedere in maniera veloce per procedere ai lavori; proporremo inoltre una soluzione definitiva della viabilità. Poi c’è la questione del commercio e delle manifestazioni come il Carnevale di Capua, evento ultracentenario che ha dei percorsi amministrativi e finanziari anche di carattere strutturale. Un percorso per tutto l’anno che dobbiamo ottimizzare. Dobbiamo riappropriarci dei nostri siti come la Sala delle Armi, chiese e monumenti che potrebbero avere un grande potenziale e un ritorno economico. Il Prg a Capua non si riesce a fare approvare, nessuno voleva risolvere il problema, la pianificazione del territorio non è solo costruire case ma anche ben altro, non ci soffermeremo sulla quantità ma sulla qualità» ha concluso Romano.

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