PIGNATARO MAGGIORE – Ancora una volta le questioni della sicurezza e della prevenzione sul lavoro, hanno causato una tragedia nella nostra provincia. Un lavoratore della RIETER AUTOMOTIVE FIMIT di Pignataro Maggiore, Lorenzo Borrelli, questa mattina ha perso la vita a soli 33 anni mentre svolgeva il proprio lavoro ad inizio del primo turno. La gravità e le modalità dell’incidente che ha causato la morte del giovane, impone, così come la magistratura sta già facendo, di accertare fino in fondo quanto accaduto.

Le segreterie provinciali dei sindacati CGIL – CISL – UIL chiedono agli inquirenti di fare piena luce sui fatti in quanto è inammissibile che si possa ancora morire sul lavoro. Tutto ciò è inaccettabile, è la conseguenza di una visione economica della società che considera la vita umana un fattore di produzione e non un bene assoluto da tutelare e salvaguardare. Le scelte politiche del governo, relative alla sicurezza, alla prevenzione e ai diritti sul lavoro penalizzano ancora di più le condizioni di lavoro e rendono i controlli necessari sempre meno stringenti. Il sindacato, quindi, non starà a guardare: occorre mettere la sicurezza sul lavoro al primo posto da perseguire, da un lato con tutta la strumentazione normativa necessaria sul versante degli interventi aziendali atti a rendere il lavoro sempre più sicuro, e dall’altro, nella consapevolezza che le esigenze della produttività vengono comunque in secondo piano rispetto alla vita umana e all’integrità psico-fisica del lavoratore. In questo momento di dolore, le Organizzazioni sindacali confederali CGIL-CISL-UIL e le Federazioni di categoria FILCTEM-FEMCA-UILCEM si stringono intorno alla famiglia di Lorenzo e metteranno in essere tutte le iniziative per tutelare la moglie e il figlio e per far luce su ciò è avvenuto.

 

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