C’è anche un pugile keniano, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984, tra i 29 arrestati stamane all’alba, su richiesta della Procura distrettuale antimafia di Cagliari, dalla Polizia e dai Carabinieri di Oristano nell’ambito di un’operazione antidroga che ha sgominato un traffico internazionale di eroina e cocaina che si serviva di corrieri sardi e centroafricani.

Complessivamente sono state 38 le ordinanze di custodia cautelare in carcere firmate dal Gip: nove presunti trafficanti sono sfuggiti alla cattura e risultano latitanti. Il boxeur finito nella rete degli inquirenti si chiama Bilali Bilali Ahmed e il provvedimento restrittivo lo ha raggiunto nel carcere di Oristano, dove è rinchiuso dal 2008. L’ex campione olimpionico era il referente per la Sardegna di un’organizzazione che aveva sede a Castel Volturno, in provincia di Caserta, gestita anche questa da persone originarie del Centro Africa, che però si servivano di corrieri sardi per far arrivare la droga dal Sud America e in particolare dal Venezuela. Un espediente per superare meglio i controlli negli aeroporti internazionali, dove presumibilmente persone di colore avrebbero attirato maggiori controlli. T

uttavia, per tre di questi corrieri sardi, la pelle bianca e il passaporto europeo non sono serviti a nulla. Due sono stati bloccati a Londra – uno era appena uscito di prigione -, un altro in Portogallo: per tutti e tre sono scattate le manette con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti. Assieme a Bilali Bilali Ahmed sono finite in carcere anche la sua fidanzata, Romina Sorgia, di Terralba, e la sorella Monica. Per lo smistamento della droga all’interno dei confini italiani l’organizzazione ricorreva a immigrati centroafricani, uomini ma anche donne, soprattutto ghanesi e keniani, ciascuno dei quali trasportava ovuli, dopo averli ingeriti o nascosti nelle parti intime, fino a un chilo di eroina o cocaina. Un lavoro ad alto rischio che veniva compensato, secondo quanto emerso nel corso delle indagini, con non più di 500 euro.

In caso di arresto, l’organizzazione garantiva il sostegno legale e l’eventuale assistenza alla famiglia. L’operazione è nata nel 2007 dall’arresto di uno dei corrieri, sorpreso con il suo carico di droga alla stazione di Marrubiu (Oristano) dove Bilali Bilali Ahmed avrebbe dovuto riceverlo per poi trasferirlo nel cagliaritano, epicentro del mercato di riferimento per lo spaccio al minuto. Complessivamente Polizia e Carabinieri hanno sequestrato sette chili di eroina per un valore sul mercato di nove milioni di euro e otto chili di cocaina per un controvalore di 16 milioni.

 

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