”Un ripensamento” sulla linea ferroviaria ad alta velocita’ Torino-Lione e’ quanto chiedono alcuni accademici e ricercatori al Presidente del Consiglio, Mario Monti, in un appello divulgato dal movimento No Tav. La lettera e’ sottoscritta dal climatologo Luca Mercalli, da Sergio Ulgiati, docente all’universita’ Parthenope di Napoli, da Ivan Cicconi, specialista in infrastrutture e appalti, e da Marco Ponti, del Politecnico di Milano.


”Non ci sembra privo di fondamento – si legge – affermare che l’attuale congiuntura economica e finanziaria giustifichi ampiamente un eventuale ripensamento e consentirebbe al Paese di uscire con dignita’ da un progetto inutile, costoso e non privo di importanti conseguenze ambientali, anche per evitare di iniziare a realizzare un’opera che potrebbe essere completata solo assorbendo ingenti risorse da altri settori prioritari per la vita del Paese”. Fra gli argomenti a sfavore della Torino-Lione vengono citati, nell’appello, il calo della domanda di trasporto merci e passeggeri, l’assenza di vantaggi economici, il ”bilancio energetico-ambientale negativo”. A Monti viene anche chiesto di ”rimuovere” il sistema di sorveglianza ”di tipo militare” allestito per i cantieri.

 

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