Gli immigrati che stanno protestando fuori del Cara hanno acceso alcuni fuochi lungo la linea ferroviaria e dislocato massi lungo i binari per bloccare la circolazione dei treni. I blocchi sono stati progressivamente rimossi dalle forze dell’ordine e dal personale delle Ferrovie e attualmente i binari sarebbero stati liberati cosi’ come la Statale 16. Con una serie di cariche le forze dell’ordine, polizia e carabinieri in assetto antisommossa, stanno facendo retrocedere i manifestanti verso l’area del Cara e sono riusciti a liberare la statale 16 e la linea ferroviaria. Gli immigrati continuano pero’ ad opporre resistenza e si sono armati con sbarre di ferro e pietre.

Un gruppo di immigrati, che era stato isolato nelle campagne attorno alla ferrovia dalla polizia che lo stava facendo retrocedere verso il recinto del Centro, ha improvvisamente reagito con lanci di sassi contro i poliziotti. Le forze dell’ordine sono arretrate andandosi a riparare dietro due automezzi. A nulla sono valsi i lanci di lacrimogeni e la presenza dall’alto di un elicottero della polizia che ha tentato di disperdere i manifestanti. Dopo aver messo in fuga le forze dell’ordine, gli immigrati hanno cominciato a lanciare sassi anche contro i giornalisti, che si sono rifugiati su un cavalcavia che sovrasta la zona degli scontri.

”Vogliamo i documenti”: cosi’ Mohamed, uno degli immigrati che partecipa alla protesta, ha risposto alla domanda di un cronista dell’emittente Telenorba che gli chiedeva i motivi della manifestazione degenerata in scontri. Mohamed ha aggiunto di essere ospite del Cara di Bari da sette mesi e di non sapere ancora nulla della sua richiesta di asilo. ”Se abbiamo i documenti lasciamo la barricata” ha aggiunto un altro manifestante. Le forze dell’ordine, in tenuta antisommossa e utilizzando anche gas lacrimogeni, hanno costretto i manifestanti ad indietreggiare e stanno cercando di riportarli nelle vicinanze del Centro di accoglienza richiedenti asilo.

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