I vigili del fuoco hanno appena recuperato il corpo di un uomo a Borghetto Vara: si tratta della decima vittima ufficiale dell’alluvione che martedì scorso ha colpito Liguria e Toscana. Il corpo dell’uomo è stato trovato sul greto di un torrente coperto da dei tronchi di albero.

Un vigile del fuoco milanese di 44 anni è ricoverato in prognosi riservata al centro di rianimazione dell’ospedale spezzino Sant’Andrea. L’uomo è stato colto da un malore mentre partecipava con i colleghi della stazione mobile di Milano alle operazioni di pulizia del borgo di Borghetto Vara colpito dall’alluvione. Reduce da una nottata di lavoro, il vigile del fuoco si è sentito male durante un briefing operativo. Trasferito d’urgenza al pronto soccorso, è stato poi ricoverato. E’ in coma farmacologico. Il paese di Monterosso, una delle Cinque Terre flagellata dall’alluvione di martedì scorso, si prepara a dare l’addio a Sandro Usai, 40 anni, il volontario di protezione civile ucciso dall’ondata di acqua e fango mentre tentava di aiutare la popolazione. Sulla ringhiera della ferrovia è stato attaccato uno striscione: “Ciao Sandro…” e accanto la data dell’alluvione, 25 ottobre 2011 e la scritta “Mai più”. Intanto a Borghetto Vara e Vernazza si cercano ancora i quattro dispersi trascinati via dal fango. Le ricerche, mai cessate, sono parallele alla bonifica dei paesi e al tentativo di messa in sicurezza dei fiumi che attraversano soprattutto Borghetto Vara, in previsione delle piogge previste a partire da giovedì. “C’é preoccupazione ed è preoccupazione non di poco conto”. Il capo del dipartimento della protezione civile, prefetto Franco Gabrielli, parla così della nuova perturbazione attesa per giovedì sulle zone alluvionate del Nord Ovest. “Mettiamo la parola fine a tutta questa storia delle previsioni – aggiunge a margine della commemorazione di Sandro Usai, il volontario di Monterosso ucciso dal maltempo -. La questione vera è la capacità per questo territorio di essere pronti”.

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