Un laboratorio clandestino di analisi cliniche-citologiche e’ stato scoperto dai carabinieri del Nas a Baida, nel palermitano. Durante le indagini, i militari hanno scoperto che un tecnico di laboratorio di analisi in pensione, ex dipendente dell’ospedale Civico di Palermo, aveva allestito presso la propria abitazione un laboratorio privo di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi, in cui impiegava attrezzature e dispositivi non autorizzati.

Il falso biologo aveva a disposizione migliaia di vetrini, decine di confezioni di colorante citoplasmatico e microscopi e, con la complicita’ della figlia biologa, operante in un laboratorio autorizzato della citta’, effettuava migliaia di analisi clinico-citologiche, tra cui pap-test su campioni prelevati a pazienti in cura da ginecologi, del tutto ignare dell’illecita procedura, che ricevevano esiti analitici non rispondenti agli standard procedurali previsti. Tra l’altro gli esami effettuati, corredati dell’esito diagnostico e dei relativi vetrini avvolti in carta di giornale, destinati ai medici, venivano raccolti in sacchetti della spesa. Presso il laboratorio abusivo sono stati rinvenuti, inoltre, un timbro dell’Ordine nazionale dei biologi, fatture emesse a favore degli ignari pazienti ancora non intestate, richieste di esami citologici da parte di medici e relativi vetrini ancora da esaminare ed un gran numero di speculum monouso (strumento utilizzato dai ginecologi).

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