“Io sono la mamma. Aspetto ancora che qualcuno mi dica chi ha ucciso mia figlia, una ragazza buona e solare che sapeva farsi voler bene. La speranza ce l’ho sempre, non mi e’ mai mancata, nemmeno un giorno”. A parlare, alla vigilia del processo d’Appello, e’ Rita Preda, la madre di Chiara Poggi uccisa nella sua villetta di via Pascoli a Garlasco il 13 agosto 2007.

“Io saro’ in aula a Milano -spiega in un’intervista al quotidiano ‘La Stampa’- ogni giorno, seguiro’ ogni udienza, tutto il processo. Con mio marito e con mio figlio. Come abbiamo sempre fatto fin dal primo giorno. Io la speranza che qualcuno mi dica chi e perche’ abbia ucciso mia figlia ce l’ho sempre. Ho fiducia nella giustizia, nei giudici e nei carabinieri. Ce l’ho sempre avuta e non smetto di averla nemmeno adesso che sono passati quattro anni. Io non smetto di sperare”. Sul banco degli imputati ci sara’ Alberto Stasi, l’allora fidanzato della 26enne. “Non ritengo che sia opportuno incontrarlo. E comunque non ce lo ha mai neanche chiesto”, replica la signora Rita che, con il marito Giuseppe e il figlio Marco, vivono ancora nella villetta di via Pascoli. “Allontanarsi da certi luoghi non serve proprio a niente, non serve nemmeno ad alleviare un dolore che non passera’ mai piu'”. E poi aggiunge “ci sono volte che penso che non sia mai successo niente, quel 13 agosto di quattro anni fa. Penso che Chiara sia solo lontana per qualche impegno, magari di poche ore appena, ma che poi tornera’ qui, qui a casa sua. Io lo so che non succedera’ mai piu’ veramente, ma io sono la mamma”.

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