A quasi 15 anni dal delitto, viene fatta luce sull’omicidio di Massimo Iorio, il 38enne ucciso il 20 marzo del 1997 a Rimini. Anche grazie all’aiuto delle nuove tecnologie, il cerchio si e’ stretto intorno a Zoran Ahmetovic, un nomade all’epoca dei fatti 22enne.

L’uomo, a cui nei giorni scorsi e’ stato notificato dalla squadra mobile di Rimini un avviso di garanzia, ha poi confessato davanti agli ufficiali di polizia giudiziaria le sue responsabilita’ nell’omicidio. La confessione, spiega la polizia, “veniva confermata nei minimi particolari” nella tarda serata di ieri nella Casa circondariale di Ferrara dove il nomade si trova ristretto per altri motivi. Le indagini si sono concentrate sulla famiglia Ahmetovic e, poi, in particolare sul nomade che ha confessato, dopo agli esami svolti dalla polizia scientifica di Roma – Unita’ Delitti Insoluti sui reperti per estrapolare profili di dna e, in seguito, alle comparazioni effettuate dal Ris di Parma.

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