SALERNO – La Polizia ha perquisito oggi la scrivania del giornalista Fabio Amendolara, nella redazione di Potenza del quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno”, e la sua casa, e subito dopo il cronista è stato trasferito in questura: le perquisizioni sono state disposte dalla Procura della Repubblica di Salerno nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Elisa Claps,

avvenuto a Potenza il 12 settembre 1993 (il cadavere della ragazza è stato ritrovato il 17 marzo 2010). Le perquisizioni (altre, nei confronti dello stesso cronista, erano state eseguite l’8 gennaio 2011) si riferirebbero ad articoli scritti da Amendolara sulle indagini che hanno portato alla condanna a 30 anni di reclusione di Danilo Restivo, ritenuto l’assassino di Claps. In un documento congiunto, Ordine nazionale dei giornalisti, Fnsi, Ordine dei giornalisti della Basilicata e Associazione della stampa di Basilicata hanno espresso “profondo sconcerto e incredulità” per le perquisizioni nei confronti di Amendolara: “Bisogna dedurre che, a diciotto anni di distanza da quel delitto – è scritto nel documento – esistono ancora zone d’ombra che offuscano il raggiungimento di una completa verità su quanto accaduto o sulle responsabilità, dirette e indirette, che hanno fatto da contorno a quel crimine. E’ forse da imputare ai giornalisti, a chi dà conto dei fatti, a chi prova a scavare per far luce su quella vicenda, il mancato raggiungimento di una piena verità? Siamo costretti a prendere atto ancora una volta che lo sforzo di svolgere con rigore il proprio mestiere viene valutato come una colpa e non come un merito. I giornalisti italiani respingono con fermezza il tentativo di trasformarli in capri espiatori di altri conflitti ai quali sono del tutto estranei”. Gli organi nazionali e regionali di categoria hanno espresso la loro “più convinta solidarietà e vicinanza al collega Amendolara e alla ‘Gazzetta del Mezzogiorno’ e, nel riservarsi di attivare ogni idonea iniziativa a tutela del collega e della libertà di informazione, sottolineano il valore essenziale del diritto/dovere di cronaca e di critica il cui svolgimento in condizioni di autonomia e libertà costituisce uno dei misuratori fondamentali della tenuta della democrazia di un Paese”.

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