Il cadavere, presumibilmente di un uomo intorno ai 30 anni, con le mani e i piedi legati e poi bruciato, e’ stato scoperto stamattina dalla polizia a Trieste, verso le 6, in uno stabile abbandonato nel rione di Gretta. Il cadavere si trovava in una stanza al terzo piano della palazzina dell’Ater di via Gemona numero 5. Nella stanza, c’era molto sangue, e tracce di benzina usata per bruciare il cadavere, le cui mani erano legate davanti. Il medico legale Fulvio Costantinides, andato sul posto insieme alla polizia, si deve ancora esprimere.

La polizia scientifica e’ ancora sul luogo per i rilievi. La scoperta del delitto e’ avvenuta a seguito di una segnalazione anonima, pervenuta con una telefonata alla polizia. La palazzina di edilizia popolare e’ abbandonata da anni. L’Ater ha murato le porte d’ingresso dello stabile, ma i senzatetto vi entrano ugualmente, sono riusciti a crearsi dei varchi e usano l’edificio come rifugio. Le stanze sono infatti disseminate di materassi e masserizie varie. La polizia, secondo la quale la vittima potrebbe essere un giovane senzatetto, ha transennato tutta la zona.

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