Il presidente afghano Hamid Karzai ha chiesto alle forze dell’Isaf di ritirarsi da tutti i villaggi del paese dopo la strage di 16 civili compiuta da un soldato americano. Inoltre il governo afghano intende assicurare la sicurezza del paese al posto dell’Isaf, la forza internazionale sotto comando Nato,

a partire dal 2013 e non alla fine del 2014 come previsto fino ad oggi. Intanto i talebani hanno annunciato la sospensione dei colloqui di pace con gli Stati Uniti. Intanto, è salito ad almeno 13 morti, di cui molte donne e bambini, il bilancio dello scoppio di un rudimentale ordigno (ied) oggi su una strada della provincia meridionale afghana di Uruzgan. Lo riferisce l’agenzia di stampa Afghan Islamic Press (AIP). Farid Hayel, portavoce della polizia provinciale, ha confermato che “la mina è stata collocata dai talebani ed è scoppiata al passaggio di un veicolo su cui viaggiavano i civili”. L’incidente, ha infine detto il portavoce, è avvenuto a metà giornata nell’area di Siyachoi del distretto di Diarawud.

 

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