Acquisti illimitati, ma condizionati alle riforme e agli impegni concordati. E’ la decisione presa oggi dalla Banca centrale europea, che ha definito le modalità del programma di acquisto di bond dei Paesi in difficoltà.

Lo ha annunciato il presidente Mario Draghi al termine della riunione del direttivo dell’Eurotower. Ci sono molte differenze con i programmi precedenti che ci fanno pensare che questa volta funzionerà”, ha affermato il presidente. BCE – L’impegno dei governi alle riforme e la realizzazione dei programmi concordati sono elementi “necessari” perché la Bce possa intervenire sui bond.Gli acquisti dei titoli di Stato da parte dell’Eurotower non avranno “limiti quantitativi ex ante”, saranno sulla parte breve della curva dei rendimenti e verranno sterilizzati.

La “dimensione” degli acquisti sarà “adeguata al conseguimento degli obiettivi”, ha spiegato Draghi, precisando che per quantità delle transazioni monetario “non ci sono limiti” e che il piano si riferisce ai titoli di Stato con scadenza tra uno e tre anni. Le azioni di acquisto saranno però interrotte in caso di mancato rispetto degli accordi da parte dei paesi. La Bce ha deciso inoltre di ampliare le garanzie che le banche possono fornire in cambio di liquidità. “L’acquisto diretto di bond è previsto dall’articolo 18 dello statuto” della Bce, ha puntualizzato Draghi. “Se il fondo monetario internazionale volesse partecipare ai programmi” di finanziamento sarebbe “più che benvenuto”, ha aggiunto. Il voto sulle decisioni della Bce “non è stato unanime” e “c’é stato un voto in dissenso: sta a voi indovinare chi”, ha detto Draghi ai giornalisti.

“Il voto di oggi mostra che non solo gli ex membri della lira ma anche gli altri, con decisione quasi unanime”, sono a favore degli acquisti di bond. “Non credo a questa caricatura di una cosa italiana”. “Le attese d’inflazione sono fermamente sotto controllo” e “la crescita economica si attende rimanga debole” con “un potenziale di rischio per la crescita”. Lo ha detto il presidente della Bce. “Dobbiamo difendere l’integrità della politica monetaria dell’EUrozona”, ha aggiunto, introducendo il programma di acquisto dei bond. “Faremo tutto il necessario per l’euro che è irreversibile”.

La Banca Centrale Europea nella riunione odierna a Francoforte ha lasciato i tassi invariati allo 0,75%. Francoforte ha lasciato invariati anche il tasso marginale all’1,5% e quello sui depositi a zero. La Bce rivede in peggio le stime di crescita dell’eurozona nel 2012 e 2013. Quest’anno il Pil di Eurolandia segnerà una variazione compresa tra -0,6% e -0,2% contro la stima di giugno compresa tra -0,5% e +0,3%. L’anno prossimo il Pil registrerà -0,4% e +1,4% contro la precedente stima di una crescita fra 0% e +2%. Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco cala a 374 punti base. Il tasso sul decennale è in discesa al 5,29%

 

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