Sono tre gli agenti della guardia frontiera egiziana che ieri sera sono rimasti uccisi quando un velivolo israeliano ha aperto il fuoco mentre stava dando la caccia a un gruppo di miliziani dopo gli attacchi di ieri mattina nel deserto del Neghev.

E’ quanto hanno riferito all’agenzia egiziana Mena fonti dei servizi di sicurezza egiziani, che hanno fornito una versione in molti particolari diversa rispetto a quella venuta in un primo momento da fonti militari al Cairo. A fare fuoco, in primo luogo, non sarebbe stato un aereo ma un elicottero da combattimento israeliano che avrebbe sparato un razzo che ha poi colpito gli agenti egiziani. L’incidente, inoltre, secondo le stesse fonti sarebbe avvenuto non nella zona di confine tra le citta’ di Taba e Eilat, sul Mar Rosso, ma nella zona del valico di Rafah al confine tra Egitto e la Striscia di Gaza. La Tv pubblica egiziana invece ha confermato che il velivolo israeliano ha aperto il fuoco nei pressi di Taba, a circa 12 chilometri dalla citta’ israeliana di Eilat. Negli attacchi di ieri mattina, secondo le ultime informazioni, le vittime israeliane sarebbero state otto e non sette. Pare assodato invece che siano stati sette gli aggressori rimasti uccisi.

 

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