In Campania i clan “sono armati di cemento, abusivo, lottizzato e criminale. Il cemento, il movimento terra, gli appalti continuano a rivelarsi una straordinaria ‘lavanderia’ per riciclare soldi e ormai la prima grande voce del bilancio della criminalità organizzata”.

Lo sottolinea Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania, commentando il mega sequestro di una lottizzazione abusiva del Parco Primavera a Melito, in provincia di Napoli riciclaggio dei soldi del clan Di Lauro. In Campania, spiega Legambiente, ben il 67% dei Comuni che sono stati sciolti per mafia dal 1991 a oggi, lo sono stati proprio per abusivismo edilizio. E la percentuale dal 2005 al 2010 è salita ancora fino all’ 82%: 18 su 22. “Da sempre in Campania – conclude il presidente di Legambiente Campania – l`intero ciclo del cemento è nelle loro mani, occasione di accumulazione di capitali e insostituibile lavanderia per riciclare soldi sporchi e diventare strumento di controllo del territorio. Dalle cave al movimento terra, dalla produzione del calcestruzzo ai cantieri, dagli appalti ai subappalti, e` tutto in mano loro. L`operazione della magistratura e della Dda è la strada maestra : colpire il cemento illegale significa soprattutto colpire al cuore ed al portafoglio dei clan”.

 

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