Gli impiegati del comune di Ercolano hanno deciso che la situazione non è più sostenibile: “Dignità del lavoro e dei lavoratori, riforma della macchina comunale, stop alla politica del lobbismo”. Braccia conserte per gli addetti ai lavori nel Palazzo di Città che ieri si sono astenuti dalle loro mansioni dalle 9 alle 11 e dalle 18 alle 20. Una decina di dipendenti, molto polemici, hanno cantato ‘Bella ciao’ e distribuito volantini ai passanti.
“Rivendichiamo il diritto al salario, ai servizi per turisti e cittadini e alla dignità del lavoro e dei lavoratori. Diciamo basta alla politica fatta per gli interessi dei singoli – il documento sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil Funzione Pubblica – Ci scusiamo per i disagi ma è inevitabile”. Diverse le ragioni della protesta, condivisa anche dai vertici provinciali e regionali dei sindacati: “Da tempo i lavoratori del Comune di Ercolano vengono additati come fannulloni. È tutto falso: per carenza di organico siamo sottoposti a carichi di lavoro triplicati”. La pianta organica prevede 600 addetti “ma ce ne sono soltanto 280 in opera: non si bandiscono concorsi e i servizi non funzionano per colpa dell’inadeguatezza dell’amministrazione e dell’Ente, incapace di pianificare, incoerente rispetto a proclami e belle parole”. Un attacco diretto al sindaco Ciro Buonajuto e alla sua squadra di governo. “Hanno deciso di esternalizzare i servizi: così facendo creano occupazione ma solo per consolidare il consenso politico-elettorale”. Chiara l’allusione al voto amministrativo del 2020 e alla scelta di privatizzare la riscossione dei tributi, il parcheggio degli Scavi, le strisce blu. “Il prezzo più alto lo pagano turisti e cittadini cui si fatica ad assicurare servizi adeguati. Questo è un copione già visto: ci aspettavamo un rinnovamento politico per creare lavoro ed efficienza, non per gestire poltrone e creare futuro consenso elettorale”. Messaggi fin troppo politici che si intrecciano con lotte più propriamente sindacali: “Scioperiamo per il mancato rispetto degli impegni da parte dell’amministrazione sulle progressioni orizzontali e sulla performance organizzativa 2017”.

Pasquale Ragozzino


 


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